12 Gennaio 2023
fonte: Twitter @eleonoramattia1
E' stata chiesta l'archiviazione dell'indagine sull'incidente ferroviario avvenuto il 31 luglio a Riccione, in cui due sorelle, 15 e 17 anni, sono morte investite da un treno. Secondo gli accertamenti le due "Non si sono suicidate, né avevano bevuto o assunto droga. E' stata una tragica fatalità".
La morte delle sorelle Giulia e Alessia Pisanu, di 17 e 15 anni, di Madonna di Castenaso nel Bolognese, travolte e uccise da un treno in transito alla stazione di Riccione, è stata una tragica fatalità. E' questa la conclusione a cui è giunta la Procura della Repubblica di Rimini, che ha chiesto l'archiviazione dell'indagine sull'incidente ferroviario avvenuto il 31 luglio del 2022. Come ha spiegato la procuratrice, Elisabetta Melotti "non sono emersi elementi che potessero far pensare ad un intento suicidario delle due ragazze".
L'indagine, affidata alla polizia ferroviaria, era stata aperta per omicidio colposo, ma senza l'iscrizione di alcun indagato. La procedura ha comunque permesso la verifica della scatola nera del treno, l'Etr in transito alla stazione di Riccione, sulla velocità mantenuta dal mezzo, sull'organizzazione a terra degli avvisi ai passeggeri e le immagini delle telecamere, ma anche di scandagliare ogni spostamento delle ragazze prima della morte.
Non si dà pace Vittorio Pisanu, il padre di Giulia e Alessia. "Dovevo accompagnare io le mie figlie, poi aspettarle fuori e riportarle a casa in auto, come facevo sempre", ha raccontato l’uomo, ma "sabato non stavo bene, e non me la sono sentita di guidare. Le mie figlie ci tenevano ad andare alla festa in discoteca, così ho detto: ma sì, per una volta potete prendere il treno da sole". "Erano la mia vita, lavoravo per loro" è la frase che Vittorio continua a ripetere ad amici e parenti. Pochi minuti prima di morire Giulia e Alessia hanno telefonato al padre, per rassicurarlo che stavano tornando a casa.
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