Ivan Orfei, dimesso il domatore azzannato dalla tigre durante uno spettacolo: prognosi di 30 giorni e animale isolato

Ha fatto ritorno a casa, dimesso dall'ospedale di Lecce, Ivan Orfei, 31 anni, azzannato da una tigre mentre era in corso uno spettacolo al circo Amedeo Orfei di stanza a Surbo in provincia di Lecce. Il domatore era stato ricoverato con profonde ferite in diverse parti del corpo dopo l'incidente ed è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni. Continuano intanto gli spettacoli presso il circo di famiglia dove si è verificato lo spiacevole incidente, ad eccezione del numero con le tre tigri. 

Lecce, dimesso il domatore del Circo Orfei azzannato dalla tigre

Profonde ferite riportate alla spalla, al collo e ad una gamba, il domatore Ivan Orfei era stato ricoverato d'urgenza in codice rosso presso il reparto di chirurgia dell'ospedale Vito Fazzi, nel capoluogo salentino. È stato oggi dimesso, dopo accurate medicazioni e verifiche, con prognosi di 30 giorni. 

L’animale che ha azzannato Orfei mentre era alle sue spalle, è stato per ora isolato dal resto del gruppo e sarà a breve visitato dall’Asl di Lecce. Sull’episodio indagano i carabinieri del comando provinciale e i forestali. Il domatore ha spiegato di aver commesso un errore, perché ha dato le spalle all'animale, per poi girarsi di scatto, un comportamento che avrebbe potuto allarmare il grosso felino. La madre della vittima ha poi aggiunto che la tigre è la più giocherellona tra le tre e che ha bisognoso di speciali attenzioni.

Ivan Orfei aggredito da una tigre al circo, dimesso dai medici

Dimesso dai medici, il giovane domatore di tigri del Circo Orfei. Al telefono Ivan ripete che è stato un suo errore: "Mi sono posizionato di spalle girandomi di scatto ma l’animale in quel momento voleva giocare". Ivan è stato così aggredito dalla tigre che, come ribadisce anche la madre, "è quella più giocherellona di tutte".

Sui social intanto, insulti e persino minacce di morte nei confronti di Orfei. A difendere il domatore è l’amministratore del circo “Città di Roma” Enrico Perretti: "Attaccare questo ragazzo o pregare per la sua morte mi sembra ingiusto e vergognoso perché non si conoscono i rischi e la passione che animano chi fa il domatore". "Il mestiere del circense comporta determinati rischi. È un po’ come il pilota di Formula Uno che sa che quella può essere la sua ultima gara". La madre di Ivan Orfei aveva annunciato lo stop alle attività del circo per due giorni "ma poi gli spettacoli riprenderanno e proseguiranno fino al 15 gennaio come previsto. La tigre rimarrà con noi". Sospesi invece, per il momento, gli spettacoli che coinvolgono le tigri.