Alberto Genovese, l'imprenditore milanese che ha organizzato gli stupri a Terrazza sentimento a Milano e Villa Lolita a Ibiza, "ha scientemente e pervicacemente organizzato la propria vita di relazione" intorno a una "sessualità" esercitata con le pratiche violente che hanno visto vittime due giovani modelle. Questo lo ha scritto il giudice Chiara Valori, in vista dell'udienza preliminare.
Alberto Genovese: per il giudice l'uso di stupefacenti non ha influito sulla condotta
Le motivazioni della sentenza con la quale l'imprenditore milanese è stato condannato a otto anni e quattro mesi di reclusione recano parole molto dure pronunciate dal giudice.
Viene quindi escluso l'uso massiccio della droga a motivazione della sua condotta. Tuttavia Genovese pare aver assunto stupefacenti prima di essere arrestato il 6 novembre 2021 ma ciò, secondo il giudice, non avrebbe compromesso la sua capacità di intendere e di volere.
A tal proposito infatti il giudice ha scritto che la dipendenza dagli stupefacenti ha soltanto condizionato pesantemente la sua condotta, ma questo non gli ha impedito di circondarsi di una rete organizzata in modo tale da consentirgli di avere ragazze molto giovani che partecipavano alle feste tenute anche durante il lockdown.
Come sappiamo le feste comprendevano anche la presenza di alcol e droga oltre alla presenza di personaggi famosi che erano una sorta di "specchietto per le allodole".
Alberto Genovese, il giudice valuta positivamente il percorso di recupero
Una nota positiva per la corte è stata la notizia del percorso di recupero intrapreso dal detenuto Alberto Genovese, il quale dopo l'arresto si è sottoposto anzitutto alle cure mediche per poter uscire dalla tossicodipendenza oltre alla volontà di aver offerto risarcimento alle vittime.
È stata inoltre valutata anche la posizione della ex fidanzata, Sara Borruso, condannata a due anni e 5 mesi di carcere con il rito abbreviato. Dal processo è emersa la sua dipendenza psicologica da Alberto Genovese che l'avrebbe portata a partecipare alla violenza subita dalla modella di 23 anni nella villa ad Ibiza.
Chi è Alberto Genovese, il fondatore di Prima Assicurazioni e Facile.it, sito poi venduto per100 mln € al fondo Oakley Capital, condannato per stupro
Genovesenasce a Napolinel 1977. Laureatosi inEconomia e Commercio alla Bocconidi Milano, muove i primi passi nel settore della consulenza dapprima con la societàMcKinsey, quindi passa aBaine, infine, adeBay. Il suo, tuttavia, è un nome che diventa noto nel 2010, con lafondazione diFacile.it, principale portale di comparazione di assicurazioni in Italia. Genovese resta alla guida di Facile.it fino al 2014, anno in cuilo vende per 100 milioni di euro al fondo di private equityOakley Capital. L'allora 37enne, tuttavia, terrà in quell'occasione per sé una parte (ridotta) della società.
Nello stesso anno, poi, fonda l'agenzia specializzata in polizze RC auto e motoPrima Assicurazioni. Nel giugno dell'anno successivo, la vendita della prima polizza. L'azienda cresce, nel 2018 arrivano100 milioni di euro di investimento daGoldman SachseBlackstonee l'anno seguente si contano130 milioni di euro di premi. Successivamente si moltiplicano i progetti di Genovese: viene fondatabrumbrum.it(piattaforma per la compravendita di moto e auto) eZappyrent(startup per la facilitazione degli affitti a medio e lungo termine).
Nel 2020, all'improvviso, lo stravolgimento. Genovese vieneaccusato da una neo maggiorenne di averla drogata per poi stuprarlanella propria abitazione. Segue l'arresto ed il processo per violenza. Spuntaun'altra ragazza, 23enne, che accusa a sua volta l'uomo di averne abusatol'estate precedente durante una festa ad Ibiza. All'imprenditore oggi 46enne, alla fine, il giudice riconosce lacondanna di 6 anni, 11 mesi e 10 giorni di carcereper lo stupro delle due ragazze.
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