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Milano, ucciso capo ultrà dell'Inter durante sparatoria in strada, tifosi costretti con la forza a lasciare lo Stadio dagli ultrà

La denuncia sui social, in tanti minacciati e presi a schiaffi perché non volevano abbandonare il settore del Meazza che i gruppi organizzati avevano deciso di svuotare dopo la notizia della morte del leader Vittorio Boiocchi

30 Ottobre 2022

Ucciso capo ultrà dell'Inter durante sparatoria in strada, tifosi costretti con la forza a lasciare lo Stadio

Secondo le ricostruzioni le famiglie sono state costrette dai capi ultrà a lasciare la curva nord di San Siro a fine primo tempo di Inter-Sampdoria, in segno di lutto per l'assassinio del pluri pregiudicato Vittorio Boiocchi, guida storica del tifo organizzato dell'Inter. L'uomo aveva 69 anni e precedenti penali, ha trascorso oltre 26 anni in carcere. Diverse le condanne definitive: rapina, traffico di droga e sequestro di persona. I colpi mortali che hanno indignato gli ultrà lo hanno raggiunto mortalmente mentre era in via Fratelli Zanzottera, alla periferia della città, nel quartiere Figino.

Le denunce sono state raccolte sia sul posto, dove già si temevano disordini per il brutale omicidio di ieri sera a Milano. 

Ma ciò che raccontano i tifosi è stata violenza allo stato puro: chi si rifiutava veniva preso a calci e pugni. L'ordine era quello di abbandonare il secondo anello verde

L'Inter si domanda in che modo dimostrare solidarietà a queste persone che non hanno potuto vedere serenamente la partita e allo stesso tempo evitare che le scene si ripetano?

Sul punto, sono in corso riunioni. Anni fa, a seguito di inchieste penali sui rapporti fra tifoseria e malavita organnizzata, la Juventus scelse la linea dura: denunce, daspo societari e potenziamento del sistema di video sorveglianza allo stadio.

Ucciso capo ultrà dell'Inter, tifosi dell'Inter costretti con la forza a lasciare lo Stadio: come si è diffusa la notizia

La rabbia degli ultrà si è presentata a causa della diffusione della notizia della sparatoria che ha ferito il loro leader: immediatamente sono spariti gli striscioni in segno di lutto e i presenti hanno obbligato le famiglie a lasciare lo stadio immediatamente e recarsi fuori. Alcuni di loro avrebbero appreso della notizia prima della partita, altri invece mentre erano allo stadio e ciò ha causato una profonda rabbia.

Durante il secondo tempo, sono stati centinaia i tifosi allontanati loro malgrado dalla curva che hanno cercato di rientrare in altre zone dello stadio, ma gli steward, per motivi di sicurezza, hanno deciso di formare una barriera e hanno chiesto ai tifosi di non forzarla come atto di generosità per evitare il peggio. In tutto questo, oltre al lavoro degli steward, c'era anche la polizia in assetto anti sommossa. Una situazione di caos, con diversi momenti di tensione. Per individuare i responsabili delle minacce e delle violenze in curva, la polizia presente allo stadio ha a disposizione le immagini delle telecamere che vigilano sull'impianto, oltre a quelle girate sul posto dagli uomini della Digos.

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