13 Settembre 2022
Andrea Riello (foto LaPresse)
Andrea Riello è stato Presidente di Confindustria Veneto dal 2005 al 2009: scopriamo moglie, figli, causa morte, biografia, famiglia. Aveva 60 anni quando è stato stroncato da un malore improvviso il 13 settembre 2022. Tutto sulla sua vita privata e sulla carriera.
Andrea Riello era nato a Venezia il 14 luglio 1962. Dopo essersi laureato in Economia aziendale all’università Ca’ Foscari di Venezia, ha iniziato una brillante carriera nel mondo dell'imprenditoria. Guidava un gruppo con oltre 500 dipendenti e quattro stabilimenti di produzione. In passato è stato anche presidente della Fondazione Campiello, membro del Cda di Unicredit e Consigliere di Amministrazione di Save SpA. Tutti lo ricordano come Presidente di Confindustria Veneto, ruolo assunto dal 2005 al 2009.
Il 13 settembre 2022 è stato colto da un malore improvviso mentre si trovava nella sua azienda, la Riello Sistemi Spa, a Minerbe, nel Veronese. La storica società era stata fondata dal padre Pilade nel 1963 e lasciata ai 4 figli maschi. Scopriamo tutto sulla sua vita privata e la carriera.
Andrea Riello è stato per 4 anni consecutivi Presidente di Confindustria Veneto. Prima di assumere questo ruolo, dopo la laurea in Economia aveva deciso di andare all'estero per ampliare la sua formazione. Prima si era trasferito a Bruxelles, poi a Londra. In queste due città ha fatto anche le sue prime esperienze lavorative. A Londra si era anche specializzato in Scienze Finanziarie, frequentando per un anno un corso al Polytechnic of Central London.
Era tornato in Italia verso la fine del 1988. Quell'anno aveva iniziato il suo percorso lavorativo in una delle aziende famigliari del settore delle macchine utensili. Nel corso degli anni aveva rilevato le quote dei fratelli, fino ad acquisire la maggioranza (70%), secondo il modello di family business. Ha così preso le redini dell'azienda portandola a 10 milioni di euro di fatturato annui alla fine degli anni '80. Poi l'ha fatta crescere ancora raggiungendo i 120 milioni di euro di oggi, con oltre 500 collaboratori diretti.
Riello lascia una moglie e due figlie. Aveva tre fratelli: Pierantonio (il maggiore, 63 anni), Giuseppe (57 anni) e Nicola, il più giovane (51 anni). I tre erano entrati nell'azienda di famiglia nel 1963, quando il padre Pilade Riello la lasciò a loro.
In rete sono state effettuate molte ricerche per comprendere se il malore fosse collegato alla vaccinazione per il covid, ma non ci sono informazioni relative al vaccino e ad eventuali reazioni avverse.
Gruppo Riello Sistemi conta quattro stabilimenti di produzione: a Minerbe, la Mandelli Sistemi a Piacenza, Burkhardt & Weber a Stoccarda e Tri-Way a Windsor in Canada. Si tratta di una multinazionale che opera in un settore ad altissimo contenuto tecnologico. Produce e vende attraverso anche le filiali di vendita dirette presenti in Belgio, Francia, Inghilterra, Cina, macchine a trasferta e centri di lavoro in tutti i paesi del mondo.
Riello è stato anche Presidente di Confindustria Veneto dal 2005 al 2009. Aveva però iniziato ad impegnarsi in attività associative all’interno di Confindustria già negli anni '90. Dal 1992 al 1996 è stato presidente del Confidi (Consorzio Garanzia Fidi) dell’associazione territoriale della provincia di Verona. Dal 2000 al 2004 Presidente di Ucimu-Sistemi per produrre, l’associazione nazionale di categoria di Confindustria che riunisce i costruttori di macchine utensili. Dal 2002 al 2004 presiede anche Federmacchine, la federazione nazionale di Confindustria che riunisce le undici associazioni di categoria dei costruttori di macchinari. Nel maggio 2005 è stato eletto alla guida di Confindustria Veneto, carica che ha ricoperto fino a gennaio 2009.
Dal giugno 2002 è stato nel Direttivo Nazionale di Confindustria, prima con la presidenza di Antonio D’Amato, poi per tutto il periodo della presidenza di Luca di Montezemolo e dal 2008 con la presidenza di Emma Marcegaglia. Durante la presidenza Montezemolo, Insieme a Benetton, Guzzini e Ferragamo, è stato anche uno dei quattro “Ambasciatori del Made in Italy” con delega ai paesi dell’est europeo, nominati nell’ambito della delega all’internazionalizzazione.
La notizia della sua morte, avvenuta il 13 settembre 2022, ha sconvolto il mondo dell'imprenditoria. Andrea Riello è stato colpito da un malore improvviso mentre era nel proprio ufficio dell'azienda Riello Sistemi Spa, a Minerbe. Nonostante i soccorsi immediati, per lui non c'è stato niente da fare.
"La notizia della morte improvvisa di Andrea Riello mi colpisce e mi addolora profondamente - ha scritto il presidente del Veneto, Luca Zaia -. Era un uomo e un imprenditore di grande valore e visione, capace di creare un’impresa leader nel suo settore. Era sempre con il sorriso. Un imprenditore illuminato e impegnato che ho avuto modo di conoscere e apprezzare, in particolare quando aveva assunto la Presidenza di Confindustria Veneto. La sua scomparsa, così inaspettata, lascia un vuoto difficile da colmare». Il presidente della Regione Veneto conclude: “In questo momento di dolore, voglio rivolgere alla famiglia Riello e a tutte le persone che lavorano nella sua azienda la mia vicinanza personale ed il cordoglio della Regione del Veneto”.
Ha lasciato un messaggio anche l'attuale presidente di Confindustria Veneto, Enrico Carraro: "Ci sono notizie che non vorresti mai sentire e la scomparsa di Andrea Riello è una di quelle. Ci legava un sentimento di stima e di amicizia e il fatto che sia venuto a mancare, così all'improvviso, mi lascia totalmente sgomento e pieno di dolore. Voglio esprimere la mia più forte e sincera vicinanza alla famiglia, al papà Pilade, alla mamma Ileana e a tutti i suoi cari, sia a livello personale sia come presidente di Confindustria Veneto e della Fondazione Campiello, realtà che ha guidato prima di me sempre con grande impegno e passione. La stessa passione che metteva nel suo lavoro quotidiano e che ha permesso alla sua azienda di raggiungere risultati straordinari; è per me un esempio indimenticabile di uomo e imprenditore. Sentiremo forte e a lungo la sua mancanza, per come ha contribuito con il cuore, l'intelligenza, l'umanità, la visione alla crescita economica e culturale del nostro paese e di tutto il sistema imprenditoriale veneto".
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