Stefano Paternò morto 12 ore dopo vaccino Covid AstraZeneca, la procura: "Certa la correlazione tra la somministrazione e il decesso"
La Procura di Siracusa: "Il decesso di Paternò è ascrivibile alla sua risposta individuale al vaccino, in virtù della concomitanza con la pregressa infezione da SARS-Cov2, decorsa del tutto asintomatica"
La Procura di Siracusa ha pubblicato, tramite una nota ufficiale, le conclusioni riguardanti le indagini sulla morte del sottoufficiale di marina Stefano Paternò, avvenuta il 9 marzo 2021 dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca. In sostanza, la Procura, ha confermato la relazione di causa-effetto con la somministrazione del farmaco. "Il decesso di Paternò - spiega - è ascrivibile alla sua risposta individuale al vaccino".
Stefano Paternò morto dopo AstraZeneca: Procura stabilisce rapporto causa-effetto
"È bene però precisare – sottolinea la Procura - anche al fine di evitare la diffusione di fake news o la strumentalizzazione della notizia in chiave antivaccinale, che ciò non implica affatto un problema di sicurezza del vaccino AstraZeneca/Vaxzevria, tanto che le fiale sono già state dissequestrate, dopo che il lotto ABV2856 somministrato a Paternò è stato analizzato, insieme con altri sei lotti, dall’Istituto Superiore di Sanità e dal corrispondente istituto olandese (RIVM) che aveva rilasciato l’autorizzazione alla commercializzazione del vaccino".
"Il decesso di Paternò, infatti, - afferma sempre la Procura - è ascrivibile alla sua risposta individuale al vaccino, in virtù della concomitanza con la pregressa infezione da SARS-Cov2, decorsa del tutto asintomatica (come testimoniato dalla debole positività ai tamponi molecolari e dalla presenza di IgG a titolo significativo, ma non di IgM) e ciò ha comportato una risposta anticorpale che si è aggiunta alla risposta immunitaria del vaccino, comportando una risposta infiammatoria esagerata".
E ancora: "I risultati degli esami istologici hanno accertato la “presenza di elevati livelli di IL-6, una citochina espressione dell’attivazione di un processo infiammatorio intenso che appartiene alla manifestazione clinica della malattia, nel periodo della cosiddetta “tempesta citochinica”, ma che può appartenere alla sindrome post-vaccinica denominata ADE (Antibody-dependent enhancement)". Pertanto si sarebbe attivato "un meccanismo tale da condurre ad un danno tissutale polmonare con l’evoluzione verso un quadro di sindrome da distress respiratorio acuto, cd. ARDS".
"Non esistono dubbi in merito alla notevolissima entità del danno polmonare – conclude infine la nota della Procura di Siracusa sulla morte di Paternò - tanto da configurarsi un quadro incompatibile con la respirazione e quindi con il mantenimento delle funzioni vitali: sul punto basti ricordare che, come unanimemente accettato dalla comunità scientifica internazionale richiamata nella letteratura citata dai consulenti tecnici, la tempesta citochinica tipica, che si vede in caso di infezioni da SARS-Cov-2 e in caso di ADE, ha il polmone come precipuo organobersaglio".
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