31 Marzo 2022
Fonte: lapresse.it
Il comune di Bassano del Grappa, in Veneto, in provincia di Vicenza, dice no al green pass. Si tratta del primo in Italia a voler abrogare la certificazione verde dopo la cessazione dello stato d’emergenza. Con 15 voti favorevoli e 9 contrari il consiglio comunale ha chiesto formalmente al governo di abolire il lasciapassare digitale a partire dal 31 marzo, data di cessazione dello stato di emergenza.
La fine dello stato di emergenza non comprende l'abolizione totale del green pass: con il decreto legge numero 24 il governo ha disposto il suo utilizzo anche dopo questa data. La mozione del comune vicentino chiede anche un intervento legislativo affinché il green pass non sia ammesso in via ordinaria.
Secondo Ilaria Brunelli, consigliere comunale di maggioranza, eletta in una lista civica di centrodestra, è comunque importante che sia stata formalizzata questa istanza, perché “il Comune è l’istituzione più vicina ai cittadini e che maggiormente ha potuto constatare l’impatto di questo strumento nella società”. “Il decreto legge dovrà passare all’esame del parlamento, la mozione, dunque, è uno stimolo politico ai parlamentari a dare un chiaro segnale di dissenso verso il decreto legge”, ha detto il consigliere comunale. “La mozione ha tratto spunto da un emendamento della Lega (bocciato in parlamento) che chiedeva proprio l’abolizione del green pass al cessare dello stato d’emergenza”, ha continuato Ilaria Brunelli, secondo cui questa battaglia non dovrebbe avere colore politico.
L’invito della consigliera è forte e chiaro: anche altri consigli comunali italiani votino una mozione analoga, pressando in questo modo il governo e il parlamento ad abolire definitivamente il green pass.
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