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Guerra in Ucraina, il politologo Orsini critica l'occidente in tv: richiamato dall'università

Ha condannato l'invasione russa ma ha sostenuto che la responsabilità sia di Europa e occidente. Alessandro Orsini richiamato per la sua opinione espressa a Piazza Pulita

04 Marzo 2022

Guerra in Ucraina, il politologo Orsini dà la colpa all'occidente in tv: richiamato dall'università

"L'invasione dell'Ucraina da parte di Putin è da condannare". Ma la responsabilità politica è  dell'Unione Europea, affermando che "se il Messico si alleasse con Putin gli Stati Uniti lo distruggerebbero". Per questa opinione sulla guerra in Ucraina, espressa durante il programma "Piazza Pulita" che va in onda tutti i giovedì su La7 con la conduzione di Corrado Formigli, il professore Alessandro Orsini, direttore dell'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della Luiss di Roma, è stato richiamato dalla stessa università.

Guerra in Ucraina, Alessandro Orsini richiamato dalla Luiss per le opinioni espresse sui media

"L'Università Luiss Guido Carli ha espresso piena solidarietà al popolo ucraino che, da giorni, difende coraggiosamente il proprio diritto alla democrazia e all'autodeterminazione sancito dai trattati internazionali. L'Ateneo ha avviato da subito azioni concrete che stanno coinvolgendo tutta la sua comunità: studenti, docenti, ricercatori, alunni e staff", ha affermato l'ateneo in un nota in risposta alle polemiche di queste ore in merito  per l'intervento di Orsini.

Il direttore dell'Osservatorio sulla Sicurezza ha anche detto, parlando alla Radio svizzera italiana, che "l'Ucraina è fondamentalmente persa" e che "l'unica via per salvare i civili, è scendere a compromessi con Putin". A questo proposito, la Luiss, ha tenuto a precisare la posizione di Orsini nell'ambito dell'Ateneo: "Nel tragico contesto di una guerra, l'attività di analisi e ricerca di ogni centro, scuola, o dipartimento Luiss diventa ancor più rilevante, richiedendo solida capacità di interpretazione e racconto del contesto geopolitico, equilibrio e capacità di dialogo con l'opinione pubblica".

La nota si conclude così: "La Luiss reputa dunque fondamentale che, soprattutto chi ha responsabilità di centri di eccellenza come l'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale, debba attenersi scrupolosamente al rigore scientifico dei fatti e dell'evidenza storica, senza lasciar spazio a pareri di carattere personale che possano inficiare valore, patrimonio di conoscenza e reputazione dell'intero Ateneo". 
 
 

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