26 Gennaio 2022
Vaccino (fonte foto Lapresse)
Due operatori sanitari di Napoli sono stati arrestati per aver somministrato falsi vaccini in un hub vaccinale di Napoli. Si facevano pagare 150 euro a falsa somministrazione, utile all'ottenimento del green pass. Sono oltre 30 le persone che, per poter tornare a condurre una vita normale, hanno pagato 150 euro per farsi inoculare un falso vaccino ed ottenere a famigerata certificazione verde. La maggior parte di loro appartiene a categorie lavorative in cui in green pass è obbligatorio per continuare a svolgere la propria mansione.
Un infermiere e un operatore sanitario spruzzavano il siero del vaccino in un batuffolo di cotone, per poi consegnare il super green pass alle persone che pagavano il loro servizio. Le indagini dei carabinieri del Nas di Napoli hanno evidenziato che, fra le persone che si sono sottoposte al falso vaccino, 14 di loro appartengono a categorie di lavoratori per le quali è previsto l'obbligo di vaccinazione per ottenere il rilascio della certificazione verde e poter continuare a lavorare. Quasi la metà delle persone, quindi, ha pagato 150 euro di vaccino falso per una necessità lavorativa. Tra loro personale scolastico, insegnanti, assistenti tecnico-amministrativi e qualche dipendente ministeriale.
I carabinieri sono andati a controllare l'hub vaccinale a seguito di una "soffiata". Per individuare i responsabili hanno installato delle videocamere all'interno dell'hub e le immagini hanno condotto ai due operatori sanitari. I due, senza somministrare il vaccino, attestavano l'avvenuta vaccinazione, così che i pazienti - prevalentemente di categorie di lavoratori per le quali è previsto l'obbligo vaccinale - ricevessero il green pass.
Attualmente, i due operatori sanitari, Giuliano Di Girolamo e Rosario Cirillo, sono stati arrestati con accusa di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, peculato e falso in atto pubblico.
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