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Covid, Vaia (Spallazani): "Basta con il tamponificio, i bollettini ansiogeni andrebbero aboliti"

Il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia: "I bollettini quotidiani Covid come sono ora rischiano di creare solo disorientamento e spavento nei cittadini''

24 Gennaio 2022

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Fonte: lapresse.it

''I bollettini Covid quotidiani andrebbero aboliti". Ad affermarlo è Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma. Spesso al centro dell'attenzione, i bollettini quotidiani dei contagi Covid dividono l'opinione pubblica, di politici ed esperti. A parlare, questa volta, è il direttore dello Spallanzani, che in un'intervista a 'La Verità' ha affermato: ''I bollettini quotidiani andrebbero aboliti e nel mio istituto l’ho fatto, rischiano così come sono ora di creare solo disorientamento e spavento nei cittadini''.

Vaia, bollettino Covid: "Potenziare l'assistenza domiciliare"

La polemica sul bollettino quotidiano e i tamponi Covid coinvolge un po' tutti, a partire dai politici fino ad arrivare a medici ed esperti. Il direttore dell'ospedale Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, ha preso una posizione netta, in un'intervista a La Verità: ''Il tamponificio che si è creato nell’ultimo periodo è assolutamente da evitare. Allo Spallanzani abbiamo infatti proposto di rivedere le norme in materia di quarantena e di isolamento consentendo ad esempio ai cittadini contagiati asintomatici di interrompere l’isolamento dopo cinque giorni anche in assenza di test, così come accade negli Stati Uniti".

Secondo Vaia gli ospedali reggono, ma bisognerebbe potenziare l'assistenza domiciliare. ''Se riuscissimo ad attuare un reale potenziamento della domiciliarità, portando a casa delle persone e terapie innovative e diagnostica performante, istituendo ed enfatizzando il ruolo del nuovo operatore sanitario del territorio non avremmo più motivo di parlare di ospedali sotto pressione ma di una virtuosa integrazione. Si può, anzi si deve fare. O non avremo percepito di questa pandemia uno dei segni più importanti da cogliere per uscirne migliori. Allo Spallanzani da varie settimane ormai il paziente che curiamo ha più un identikit da ambulatoriale che da reparto, segno che una diversa gestione è possibile''.

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