12 Gennaio 2022
Novak Djokovic durante le Atp Finals di Torino, 2021 (fonte foto: lapresse.it)
Il no al vaccino potrebbe costare molto caro a Novak Djokovic, che secondo i media locali rischia fino a cinque anni di carcere. La rivelazione è stata riportata in anteprima da The Sunday Morning Herald e The Age. Si rincorrono infatti i rumor di incoerenze nel racconto del tennista serbo. Ma anche di potenziali tamponi falsi che potrebbero non solo vedergli nuovamente negato il visto, ma addirittura aprirgli le porte del carcere. In questi casi, come sottolineato dalle medesime fonti, la pena massima per chi fornisce prove false è una condanna a cinque anni di carcere.
"Possiamo rivelare che l'indagine del dipartimento degli Affari Interni sulla star del tennis è stata ampliata includendo la sua violazione delle regole sull'isolamento in Serbia - scrivono i media australiani - le errate dichiarazioni sul formulario di ingresso in Australia relativo ai viaggi e le incongruenze sulla data del suo test per il Covid-19" Le colpe del serbo sarebbero in larga parte da far ricadere su di sé. Infatti è proprio grazie ad un suo post via social che sono emersi i dubbi sulle sue azioni. In particolare sul mancato rispetto dell'obbligo di quarantena in Serbia. Ma anche sulle false dichiarazioni rilasciate alle autorità australiane.
Tutto questo potrebbe portare anche alla virtuale chiusura della carrierea di Nole. Stando a quanto scrive Equipe, infatti, il caso sarebbe: "Una bomba in grado di scuotere il mondo del tennis. L'Atp aveva avvertito i giocatori che una manomissione dei test avrebbe potuto portare a tre anni di squalifica. Questa scoperta porterebbe sicuramente alla fine della carriera di Djokovic, l'uomo che è ancora in corsa per diventare il più grande giocatore di tutti i tempi"
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