15 Novembre 2021
Fonte: Pixabay
A Bologna una lista di "insospettabili" prendeva parte a festini in villa con ospiti speciali: droga e sesso. Sono molteplici gli indagati, tra questi vi è anche un prete. Si tratta di gente perbene, professionisti affermati, impeccabili lavoratori; tutti però con dei brutti vizi che sfociano nell'illegalità.
A condurre le indagini sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo coordinati dal pm Stefano Dambruoso. Ad oggi gli indagati sono 15, tutti legati al giro di droga e prostituzione che avveniva nei salotti delle ville nella periferia di Bologna e sulle colline felsinee, a Pianoro. Tra le ragazze che prendevano parte a questi festini spunta anche una minorenne. Tra gli altri indagati vi è anche un uomo di 46 anni su cui pendono capi d'accusa molto più gravi. L'uomo sarebbe uno degli organizzatori dei festini ed è accusato di spaccio, favoreggiamento della prostituzione e morte come conseguenza di altro delitto.
Le indagini hanno avuto inizio a partire da novembre 2020, quando una donna aveva testimoniato alle forze dell'ordine cosa accadeva nella villa incriminata, chiamata "Villa Inferno". La donna che si trovava lì come accompagnatrice ha raccontato che oltre ad aver visto "personaggi facoltosi accompagnati da ragazze in abiti succinti", ha parlato di specie di "livello superiore". In questo caso, la donna, si riferiva a gente che per soldi avrebbe offerto cocaina o una ragazza da far trovare direttamente in casa.
Dopo quella testimonianza, la donna non ha trovato pace. Il 46enne organizzatore di eventi si sarebbe recato in un ristorante dove lei era a cena e l'avrebbe insultata e minacciata davanti a tutti i presenti. Su consiglio dei suoi legali, la donna si è recata in caserma per sporgere denuncia. Oltre alla denuncia, l'avvocato della testimone vorrebbe capire come mai le dichiarazioni fatte dalla sua cliente siano finite nelle mani dell'uomo che è stato accusato. In questo caso, stando a quanto riportato dell'avvocato della donna, questo costituirebbe un grosso intralcio alla giustizia.
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