04 Novembre 2021
Peng Shuai
Arriva dall'ex numero 1 del mondo in doppio, la tennista Peng Shuai, l'accusa contro i vertici del Partito Comunista Cinese. "L'ex Vicepremier Zhang Gaoli mi ha violentata." Lo rivela in un post pubblicato martedì 2 novembre su Weibo, una sorta di Twitter cinese. Subito censurata dalle autorità, la notizia ha comunque causato un polverone nel paese. E ha riacceso i riflettori sul trattamento delle donne in Cina, paese nel quale la protesta sociale non è mai vista di buon occhio.
Zhang Gaoli è stato a lungo un esponente di spicco del Partito Comunista Cinese. Nato da una famiglia contadina, da giovane s'interessa agli ideali rivoluzionari e nel 1973 entra nel Partito. Vicepremier della Repubblica Popolare dal 2013 al 2018 e membro del Comitato permanente dell'ufficio politico dal 2012 al 2017. È stato a lungo uno dei volti più noti e influenti del paese.
Peng Shuai è una tennista fra le più forti al mondo. Nell'agosto del 2011 raggiunge la quattordicesima posizione nella classifica singolo WTA, suo miglior piazzamento. Specialista del doppio, è diventata la più forte del mondo in questa specialità nel 2014. Ha terminato di competere professionalmente nel 2017.
Gaoli e Shuai si conoscono da anni. L'abuso sarebbe avvenuto nel 2018 a casa dello stesso Gaoli, dove la tennista era stata invitata per cena.
Il post è stato eliminato dal social in pochi minuti. Ma non solo. Sull'account della Shuai è stato temporaneamente impedita la possibilità di lasciare commenti, così come totalmente oscurato il suo nome nei motori di ricerca cinesi.
Anche il tam tam social, fatto di screenshot e discussioni online, è stato violentemente oscurato. In particolare sono difficili da trovare le parole della tennista: "So che dato il tuo potere non hai paura di me, vicepremier Zhang Gaoli, ma anche se sono sola, come un uovo che si scontra con una roccia, come una falena verso una fiamma, dirò la verità su di te."
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