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Enrico Mentana sospeso dall'Ordine dei giornalisti: perchè e chi sono gli altri nomi illustri

Mentana e altri giornalisti famosi sono stati sospesi dall'Ordine: il motivo ha a che fare con la pec. Oltre al nome del direttore di La7, spiccano quelli di Salvo Sottile, Pierluigi Pardo, Luca Telese...

23 Ottobre 2021

Enrico Mentana sospeso dall'Ordine dei giornalisti: perchè e chi sono gli altri nomi illustri

Enrico Mentana sospeso dall’Ordine dei giornalisti del Lazio, con lui altri noti nomi. Il motivo è burocratico e riguarda la pec. Sono 613 in totale i giornalisti che hanno subito il provvedimento.

Enrico Mentana sospeso dall'Ordine dei Giornalisti

La notizia sta facendo il giro del web e lascia tutti increduli. Mentana sarebbe stato sospeso dall'Ordine dei giornalisti del Lazio dal 27 settembre 2021, come si legge sul sito ufficiale dell'Albo. Con lui altri 612 giornalisti, fra i quali spiccano nomi illustri.

Il motivo ha a che fare con la posta elettronica certificata, la famigerata pec. I giornalisti sospesi non ne sono ancora in possesso della pec o non hanno comunicato l'indirizzo all'Ordine.

La pec è obbligatoria per tutti gli iscritti agli ordini professionali dal 2008. Il 15 settembre 2020 sono state introdotte sanzioni per chi non la possiede. Tuttavia, prima della sospensione, l’Ordine di appartenenza deve inviare al diretto interessato una diffida ad adempiere all’obbligo pec entro 30 giorni. Se questi non si attiva, scatta il provvedimento che è solo di carattere amministrativo, non deontologico.

Nomi giornalisti sospesi dall'Ordine

Oltre ad Enrico Mentana, ci sono altri giornalisti sospesi dall'Ordine del Lazio, come riporta il Fatto quotidiano. L'elenco è davvero ricco. Fra i più noti compaiono anche quelli di Salvo Sottile, Pierluigi Pardo, Andrea Purgatori, Vincenzo Mollica, Agostino Saccà, Francesco Merlo, Marcello Sorgi, Luca Telese.

Questi giornalisti e gli altri destinatari del provvedimento non hanno ancora attivato l'indirizzo di Posta elettronica certificata o non l'hanno ancora comunicato all'Ordine dei giornalisti del Lazio.

Non si tratta di una violazione della deontologia professionale. Il provvedimento ha carattere amministrativo. La problematica sarebbe puramente burocratica. "C'è da dire - ricorda il Fatto - che ormai da diversi anni (ormai dal 2014) dagli uffici di Piazza della Torretta si sgolano in tutte le maniere chiedendo agli iscritti di creare questo benedetto indirizzo Pec - servizio che l'Ordine offre a 1,50 euro l'anno -, strumento sempre più utile in tempi di Covid anche per quello che attiene la vita fuori dalle redazioni".

"In linea assolutamente teorica - si legge ancora sul quotidiano - i giornalisti sospesi dovrebbero interrompere immediatamente le loro collaborazioni e i loro rapporti professionali e rischiano anche dei danni a livello contributivo, con l'Inpgi (l'ente previdenziale di categoria) che sarebbe obbligato a restituire ai rispettivi editori i suoi contributi previdenziali di pertinenza".

Tutto questo sta accadendo alla vigilia della elezione del nuovo presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio. Presto dunque si dovrebbe cercare di arrivare ad una mediazione

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