06 Ottobre 2021
Il giornalista sportivo Enrico Varriale è stato sospeso dal video da parte della Rai come conseguenza delle indagine per stalking a suo carico. Varriale si sta difendendo dalle accuse della ex compagna, che ha raccontato gli abusi fisici e psicologici che sarebbero stati protratti dal giornalista alla fine della loro relazione. In attesa di una sentenza, la Rai ha deciso di censurare il telecronista, su cui già è stato predisposto il divieto di avvicinamento alla ex compagna.
L'ex vicedirettore di Rai Sport, Enrico Varriale è stato sospeso dal video per decisione dei vertici Rai. L'indiscrezione sul futuro lavorativo di Varriale arriva dopo che il telecronista sportivo è stato indagato per stalking e lesioni personali nei confronti della ex compagna. La decisione della Rai sarebbe dunque un tentativo di proteggere il nome dell'azienda e non infangare la reputazione dell'ambiente lavorativo dell'emittente televisiva. Secondo quanto riportano fonti vicine alla questione ad Adnkronos la Rai avrebbe anche a cuore la reputazione del giornalista, e starebbe aspettando una sentenza definitiva in merito alle accuse a suo carico prima di procedere con una eventuale sospensione definitiva. Per il momento Varriale è stato censurato in video fino a futuri chiarimenti sui suoi capi d'accusa.
Nei confronti di Varriale vige una misura cautelare che predispone il "divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dai luoghi frequentati dalla persona offesa" nei confronti della ex compagna. La donna aveva infatti denunciato di essere stata picchiata a seguito di un litigio con il giornalista, e di essere stata molestata con telefonate e scenate sotto casa a seguito della loro rottura. Varriale ha rigettato le accuse e ha urlato alla gogna mediatica, dichiarando le insinuazioni della ex compagna "false" e ritenendo che le accuse da lei mosse "troveranno smentita nei fatti".
Qualche giorno fa Varriale ha avuto il primo interrogatorio con il giudice Monica Ciancio, la stessa che ha emanato la misura cautelare a suo carico. "Ho potuto chiarire la mia posizione nell'interrogatorio con il giudice Monica Ciancio - aveva detto Varriale - Sono sicuro che le false accuse che mi sono state mosse troveranno smentita nei fatti che ho potuto illustrare e ho fiducia nella giustizia che farà il suo corso spero nei tempi più brevi possibili". Si era inoltre detto contento della solidarietà ricevuta da alcuni colleghi dicendosi, "commosso dalla vicinanza e dalla solidarietà" ricevuta, che "non era scontata alla luce del modo in cui è stata presentata mediaticamente una vicenda triste e personale". Aveva poi detto di "non essere quel tipo di uomo", negando di avere mai assalito la compagna.
La donna ha raccontato nel dettaglio l'aggressione fisica e psicologica subita da Varriale, e anche per questo il giudice ha predisposto una misura così drastica prima del processo così da proteggerla. Lo stessa giudice appuntato al caso aveva definito "aggressiva e provocatoria" la personalità di Varriale, commentando l'episodio del 6 agosto nel quale il rapporto tossico della coppia avrebbe raggiunto il massimo livello con l'aggressione del telecronista sportivo.
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