16 Giugno 2021
Povertà (fonte foto LaPresse)
Torna a crescere la povertà in Italia e raggiunge oltre 5,6 milioni di individui secondo le stime Istat del 2020: per colpa del Covid e delle restrizioni imposte dal Governo sono aumentati i poveri. Il lockdown non ha fatto altro che peggiorare la situazione. E pensare che nell'anno precedente, il 2019, lo stesso Istituto Nazionale di Statistica aveva evidenziato un miglioramento.
Sono più di due milioni le famiglie - il 7,7% del totale - in povertà assoluta in Italia nel 2020. Lo rivela l'Istat che pubblica dati davvero preoccupanti riguardanti l'anno appena passato. Gli esperti hanno notato un grande numero di soggetti costretti ormai a vivere in situazioni estreme. Numero che, proprio durante il Covid, è aumentato.
L'ipotesi più plausibile è che ad aver inciso non poco sull'andamento della povertà siano state anche le restrizioni anti-contagio imposte dal Governo per svariati mesi in tutto il Paese. Chiudere tutta la Penisola da Nord a Sud, secondo molti, è stata una mossa azzardata. Forse anche troppo. Il lockdown potrebbe aver infatti contribuito all'aumento dei dati sulla povertà.
Nel 2020 dunque l'Istat ha rilevato oltre 5,6 milioni di individui - il 9,4% del totale rispetto al 7,7% dell'anno precedente - che vivono in povertà assoluta. É il dato più alto dal 2005. In modo particolare i riflettori sono puntati sul Mezzogiorno, dove la percentuale è maggiore (9,4%), ma la crescita più ampia si registra nel Nord, dove rispetto al 2019 si passa dal 5,8% al 7,6%.
A soffrire di più, secondo i dati Istat, sono i giovani tra i 18 e i 34 anni con oltre 1 milione 127mila individui (l’11,3%). La percentuale rimane ancora troppo alta anche tra la classe media (da 35 a 64 ani) con il 9,2% e oltre 2 milioni 394 mila di italiani, mentre si mantengono più stabili i dati riguardanti gli over 65 in situazione di povertà, con il 5,4% e oltre 742mila persone.
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