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AstraZeneca, Von der Layen: " Azienda messa in mora per i ritardi sulle forniture"

Dopo l'ok dell'Ema Italia, Francia e Germania ripartono subito con le somministrazioni AstraZeneca, la Spagna aspetta mercoledì, Svezia e Norvegia attendono maggiore chiarezza.

19 Marzo 2021

Dopo il via libera dell’Ema si riparte in tutta Europa con le vaccinazioni AstraZeneca: a riiniziare per prime saranno proprio Italia, Francia e Germania mentre la Spagna, con più cautela, attenderà mercoledì prossimo. Scettiche invece Norvegia e Svezia che, nonostante le rassicurazioni, lasceranno ancora tutto in sospeso “fino a quando non avremo un quadro completo della situazione". Nel nostro Paese, intanto, la volontà è quella di ripartire a pieno ritmo per recuperare il tempo perso: anche i farmacisti potranno somministrare vaccini.

Nel frattempo l’Unione Europea si è divisa anche per la stretta voluta dalla presidente della Commissione Ursula Von der Leyen sull’export di vaccini vero la Gran Bretagna: Italia, Francia, Germania e Danimarca sono con lei, mentre dubbi sono stati espressi da Belgio, Olanda e Irlanda.

La Commissione europea, intanato, ha fatto sapere di voler inviare, al più presto, una missiva ad AstraZeneca "per avviare un dialogo con l'azienda nel quadro della risoluzione dei conflitti" e fare tutto il possibile per obbligarla a rispettare i suoi impegni. “Se alcuni Stati avessero avuto il vaccino e altri no, sarebbe stato devastante per l'unità europea e avrebbe distrutto il mercato unico" ha affermato la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen su 'La Repubblica' difendendo i contratti sui vaccini e annunciando che AstraZeneca è stata "messa in mora" per i ritardi nelle forniture e chiede "reciprocità" sull'export di vaccini, rivolgendosi in particolare al Regno Unito. Infine la von der Layen si è detta fiduciosa che il 70% degli europei possa essere vaccinato entro l’estate e non ha chiuso allo Sputnik.E' "estremamente fiduciosa" che si possa vaccinare il 70% della popolazione entro l'estate. Non chiude a Sputnik, il vaccino russo. I pass verdi, spiega, sono un "certificato neutrale, non è discriminatorio".

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