15 Marzo 2021
Mentre il vaccino AstraZeneca viene bloccato in via cautelativa in diversi Paesi europei, compresa l’Italia, si è venuti a conoscenza, come riportato dall’Ansa, di un nuovo caso di effetti collaterali gravissimi in una persona vaccinata con il vaccino finito sotto la lente d’ingrandimento. Si tratta di una donna napoletana di 54 anni, Sonia Battaglia: finita in terapia intensiva, come ha denunciato la famiglia e confermato l’autorità sanitaria, dopo essere stata vaccinata proprio, una settimana fa, con il vaccino Astrazeneca proveniente dal lotto ABV5811, quello sequestrato nelle ultime ore in Italia. A quanto affermato dai parenti la donna godeva di buona salute e non aveva patologie pregresse: ora si trova in rianimazione all’ospedale del Mare di Napoli in condizioni gravissime.
Questa gli stralci della lettera dei figli della donna, che hanno abbinato al documento video in cui raccontano quanto accaduto. “Mia mamma, una donna di 54 anni finora sempre stata sana come un pesce una settimana fa si è sottoposta al vaccino AstraZeneca (LOTTO ABV5811), data scadenza 30.06.2021 responsabile vaccinazione : Antonio Coppola, data somministrazione 1 Marzo 2021, ore 15.05. Il giorno seguente al vaccino stava bene tanto che è andata a lavorare. Due giorni dopo ha avuto la febbre (nella norma rassicurati dalla dottoressa). “Terzo giorno, mia mamma ha iniziato a vomitare senza sosta, abbiamo chiamato l’ambulanza e i sanitari le hanno messo la flebo per recuperare tutti i liquidi che stava perdendo. Mia mamma dormiva in continuazione non riusciva a parlare, si addormentava mentre parlava. Il giorno 12 sera abbiamo richiamato l’ambulanza la quale dopo aver controllato i parametri vitali si è rifiutata di portarla in ospedale e di tenerla sotto controllo” hanno raccontato, descrivendo una situazione sempre più preoccupante.
“La mattina seguente ovvero ieri 13 marzo ho chiesto a mia madre di muoversi e di alzare la gamba sinistra, lei era convinta di riuscire ad alzarla ma invece era totalmente immobile! L’ho presa in braccio e portata in pronto soccorso (Ospedale del Mare, Napoli) dove è stata ricoverata d’urgenza per emorragia celebrale nel durante ha avuto anche un infarto” si legge nella lettera.
“Dopo essere riusciti a parlare con i dottori nel pomeriggio ci hanno informati che nel giro di due ore ha avuto una trombosi massima che ha preso tutti gli organi del corpo, emorragia cerebrale e un’occlusione dell’aorta causata da una placca. Non si può intervenire in nessun modo perché l’eparina aumenta ulteriormente l’emorragia al cervello!” è il quadro clinico descritto ai figli della donna. “Io vi prego, vi supplico di intervenire così che si possano avere altri consulti medici, che portino alla luce questo veleno che vogliono iniettarci! Vi prego vi chiedo umilmente una mano c’è un’intera famiglia distrutta e sei voi potete darci una mano ve ne saremmo eternamente grati” hanno concluso i figli di Sonia Battaglia, lanciando un appello e rivolgendosi a tutti coloro che possano aiutarli in ogni modo. “E’ chiaro che ci siano correlazioni. Tutte le persone che muoiono hanno trombi ed emorragie cerebrali: tutti uguali” sostiene il fratello di Sonia, invitando lo Stato a fare chiarezza e a sospendere AstraZeneca.
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