29 Gennaio 2021
Fermo immagine del saluto romano durante Consiglio comunale di Cogoleto
Gesto del saluto romano in consiglio comunale a Cogoleto, in provincia di Genova, proprio nel giorno della Memoria. A denunciare quanto accaduto ieri durante le votazioni è stato il sindaco della cittadina ligure. "Alcuni consiglieri della minoranza - ha scritto in un lungo post su Facebook il primo cittadino Paolo Bruzzone - si sono ripetutamente esibiti nel saluto romano. Mi preme condannare con forza tale gesto, appartenente alla simbologia fascista, che evoca valori politici di intolleranza, odio e discriminazione razziale" ha attaccato.
"La nostra Cogoleto - ha continuato Bruzzone - ha sempre difeso in maniera salda i valori antifascisti presenti nella Costituzione e mai, fino ad oggi, i dibattiti politici si erano dimostrati così estremi. Sono pertanto convinto - ha aggiunto il sindaco di Cogoleto - che quanto accaduto ieri non possa e non debba passare inosservato, nel rispetto di tutte le persone che, a causa dell'ideologia a cui rimandano quelle braccia tese, e più in generale, di ogni forma di prevaricazione indipendente dal colore politico, hanno vissuto gli orrori del passato perdendo la vita e vedendosi private di ogni forma di libertà e dignità".
"Da qui la necessità di rimarcare quanto già espresso durante la seduta del Consiglio Comunale, esprimendo nuovamente la mia preoccupazione e quella di tutta l'Amministrazione per fatti che sono lontani dal nostro vivere quotidiano e dal rispetto che contraddistingue i valori democratici e di pace del nostro Paese" ha scritto su Facebook Bruzzone. "Gesti come quelli di ieri, che mi auguro non si ripetano più in alcun modo, sono da stigmatizzare aspramente, ancor di più se commessi da rappresentati delle istituzioni, in giornate così importanti e cariche di significato, come quella della Memoria, e dai banchi di una sala consiliare intitolata a Sandro Pertini".
Accertamenti in corso da parte della Digos di Genova. "Sono stato sentito come persona informata sui fatti dalle autorità competenti - ha detto il primo cittadino all'AdnKronos - vedremo se saranno ravvisati profili di reato, io avevo già dichiarato la disponibilità a denunciare l'accaduto sotto il profilo dell'apologia del fascismo". "Stiamo valutando" ha avvertito. "Io non ho visto in diretta l'episodio perché stavo conducendo l'assemblea e in quel momento stavo leggendo. Ho sentito un consigliere comunale che si alzava dicendo che era stato fatto saluto romano, poi lo stesso consigliere insieme ad un altro ha dichiarato di aver sentito uno degli autori del gesto poco prima rivolgersi alla compagna di banco chiedendo: 'votiamo con il saluto romano?'".
"Sono intervenuto in consiglio - ha rivelato ancora Bruzzone - dicendo che se era accaduto un gesto simile e a maggior ragione durante il giorno della Memoria era qualcosa di inammissibile ma davo la possibilità a chi lo avesse fatto di scusarsi pubblicamente. Volevo fosse colpito il gesto, non le persone". In seguito infatti i tre consiglieri coinvolti hanno negato di aver fatto intenzionalmente il gesto del saluto romano.
Il gesto "non è tollerabile e va condannato, senza se e senza ma". Così parla il presidente della Liguria Toti. "I consiglieri che durante il Consiglio comunale hanno fatto il saluto romano oltre a commettere un reato, hanno offeso nel giorno della Memoria tutte le vittime della follia criminale nazifascista" ha continuato Toti su Facebook. E ancora: "Da Presidente di Regione ritengo che nessuno debba permettersi comportamenti simili, a maggior ragione i rappresentanti delle istituzioni, in nessuna giornata, non solo in quella della Memoria. Bene ha fatto il sindaco Paolo Bruzzone a condannare prontamente e condivido le sue parole dalla prima all'ultima".
Non si è fatta attendere la risposta di Francesco Biamonti, consigliere della Lega di Cogoleto, che ha smentito tutto e - in merito allo screenshot tratto da un video della seduta del Consiglio comunale - ha detto che "è successo durante i voti, il sistema elettronico di voto non funziona e abbiamo sempre votato allo stesso modo, con il braccio alzato; ma non bisogna fermarsi a guardare soltanto il fermo immagine, bisognerebbe guardare l'intero filmato del consiglio comunale". Poi Biamonti ha proseguto all'Adnkronos: "Anche a sinistra votano col braccio alzato, è normale. Su questa c'è stata una grande strumentalizzazione da parte della sinistra, e di questi giovani ragazzi in consiglio comunale che si sentono autorizzati a bullizzare noi più anziani".
"Addirittura - ha concluso il consigliere leghista - c'è un fotogramma in cui siamo in tre del centrodestra all'opposizione e il consigliere Siri vota col pugno sinistro chiuso. Già da lì si vede che non è assolutamente vera questa storia".
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