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Covid, vaccino in Italia: ecco come verrà distribuito

E' iniziato il viaggio del vaccino anti-covid in Italia: il 27 dicembre sarà V-day europeo

26 Dicembre 2020

Covid, vaccino in Italia: ecco come verrà distribuito

Vaccino (fonte foto Pixabay)

Ieri, 25 dicembre, proprio il giorno di Natale, ha varcato il confine nazionale italiano il camion che trasporta le prime 9.750 dosi del vaccino anti-Covid. 

E' successo di prima mattina dal passo del Brennero. E' stato un lungo viaggio il suo: dal Belgio, l'automezzo scortato da una colonna di carabinieri, è diretto verso l'ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma.

Covid vaccino in Italia: IL PROTOCOLLO

La distribuzione del vaccino Pfizer-Biontech comporta alcune difficoltà logistiche evidenziate dalla stessa casa farmaceutica. In particolare lo stoccaggio: il vaccino necessita di temperature molto basse per potersi conservare. Il protocollo di trasporto prevede la tenuta del vaccino a una temperatura di -70 gradi, mediante contenitori riempiti con ghiaccio secco, per almeno dieci giorni.

Ecco la procedura di conservazione riportata su IlGiornale.it da Francesca Galici. Il controllo delle procedure verrà fatto attraverso "sensori termici abilitati al Gps, con una torre di controllo che seguirà la posizione e la temperatura di ogni spedizione di vaccini attraverso i loro percorsi prestabiliti per prevenire in modo proattivo le deviazioni indesiderate e di agire prima che si verifichino". Una volta raggiunta la destinazione, i contenitori isotermici continueranno a conservarei vaccini fino a un massimo di 30 giorni, purché questi vengano riempiti con ghiaccio secco ogni 5 giorni. A quel punto la conservazione arriva alla sua fase finale, lo stoccaggio "per cinque giorni in condizioni refrigerate tra i 2 e gli 8 gradi centigradi". Pfizer ha però rassicurato che "anche che dopo 30 giorni nei contenitori termici, i centri di vaccinazione possono spostare le fiale in condizioni di refrigerazione tra 2 e 8°C per altri cinque giorni, per un totale di 35 giorni", purché le fiale non vengano ricongelate.

Oggi, sabato 26 dicembre, le fiale potranno essere spostate per la distribuzione.

Covid vaccino: fiale all'ospedale Spallanzani

Dall'ospedale Spallanzani, i vaccini verranno trasferiti negli ospedali del territorio. Il ministro della Difesa ha messo a disposizione i 5 aerei: 2 C27J dell’Aeronautica, 2 Dornier Do. 228 dell’Esercito e 2 P-180 della Marina. Saranno adoperati anche 60 veicoli su gomma con l'impiego di 250 militari.

Domenica 27 dicembre sarà il giorno del V-day europeo: in Italia saranno 5 le persone vaccinate a titolo esemplificativo. si partirà alle ore 8.00 all'ospedale Spallanzani di Roma con Claudia Alivernini, 29 anni, infermiera in servizio presso il reparto di malattie infettive. In Lombardia, invece, all'ospedale Niguarda di Milano si vaccinerà Adele Gelfo, da 30 anni in servizio come operatrice socio-sanitaria, che da marzo è in prima linea nei reparti Covid. A ricevere il vaccino sarà anche Annalisa Malara, l’anestesista che ha scoperto il cosiddetto paziente 1 all’ospedale di Codogno. Riceveranno la prima dose anche due dei professori che maggiormente si sono esposti nei mesi scorsi nella divulgazione delle informazioni riguardanti il covid: Massimo Galli e Alberto Zangrillo.

Covid, vaccino in Italia: campagna vaccinale di massa

A fine gennaio inizierà la campagna vaccinale di massa. Il trasporto e lo stoccaggio saranno sempre affidati alle Forze Armate. La base nazionale sarà l'aeroporto militare di Pratica di Mare, da cui le fiale partiranno per i sub-hub in tutte le regioni del Paese, 21 strutture militari con tutte le caratteristiche necessarie richieste per la corretta conservazione. Da qui, con 11 aerei, 73 elicotteri e oltre 360 autoveicoli, le dosi di vaccino raggiungeranno tutta l'Italia. "Tra la prossima estate e l’autunno saranno vaccinati tutti gli italiani che lo vorranno. Io non ho mai detto che il vaccino è obbligatorio. Dico che in Italia è gratuito ma non obbligatorio", ha spiegato il commissario Arcuri, che ha ammesso dei ritardi nell'approvvigionamento: "Le 202 milioni di dosi di vaccino per l’Italia non arriveranno più, come previsto, in 15 mesi ma in 21 mesi perché Sanofi, che doveva darci 40 milioni di dosi nel terzo e quarto trimestre del 2021 ha un ritardo. Arriveranno nel secondo e terzo trimestre del 2022".

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