Roger Federer e la sua festa d'addio

Desiderava una festa il campione svizzero Roger Federer e l'ha avuta. Non voleva finire come quei giocatori che perdono l'ultima partita e si ritrovano soli nello spogliatoio. Lui è qui nella swinging London dei suoi otto titoli a Wimbledon per giocare in un torneo esibizione intitolato a un mito come Rod Laver, che è in tribuna, circondato da grandi sportivi e da ex come Borg e McEnroe. Sugli spalti la sua famiglia, i genitori, la moglie e i quattro figli insieme a migliaia di fan e volti noti dal mondo della moda, delo spettacolo o della finanza quali Hugh Grant, Anna Wintour, Stella McCartney e Bill Gates. Nel doppio contro Sock e Tiafoe Rafa Nadal e Federer perdono, ma conta pochissimo. «È stata la celebrazione che speravo. Ho cominciato da raccattapalle a Basilea, e in un attimo eccoci qui». Fra le lacrime ci sono i ringraziamenti: «Mia moglie Mirka avrebbe potuto chiedermi di smettere tanti anni fa, invece mi ha incoraggiato a continuare. Lascio questa disciplina in buone mani: la nuova generazione è la più potente, veloce ed atletica che ci sia mai stata. Buonanotte». Nel palazzetto della capitale inglese non c'era un solo posto libero: tutto esaurito, con gli ultimi biglietti andati letteralmente a ruba, a prezzi esorbitanti, che hanno raggiunto gli ottomila euro. L'eccitazione collettiva è stata il riflesso dell'attenzione mediatica per il suo ultimo match ufficiale  in una cornice di prestigio quale ormai è l'annuale sfida tra i migliori tennisti d'Europa contro il Resto del Mondo.