31 Marzo 2023
La società dell'esubero democratico, dell'information overload è una società censoria, omertosa, mafiosa. Più ne sai e meno ne sai, più parlano e più è per coprire, per confondere. Dopo la strage della trans ventottenne in Tennessee, la comunità lgbtq eccetera ha fatto sapere che, in caso di diffusione del documento o lettera con cui la killer rendeva note le sue motivazioni, “ci sarebbero state conseguenze”, in sostanza una minaccia bella e buona di nuove stragi. Perché? Cosa hanno da nascondere? È chiarissimo ma non si dice, non si specifica e neanche si ricorda che il grosso delle stragi recenti si deve a squilibrati sessuali. I segreti di Pulcinella sono mille. I figli comprati da uteri in leasing debbono arrivare perfetti come da contratto altrimenti vengono scartati, rimandati indietro o soppressi. Ma non si deve sapere, si deve parlare di amore. Le incubatrici umane, reclutate fra le più povere, vengono bombardate di ormoni, ammalate e quindi lasciate morire? Anche questo va rimosso e vanno insultati e minacciati quanti si permettono di raccontarlo. Sulle rom ladre si arriva al parossismo: vietato chiamarle zingare, anche se tra loro si identificano proprio così e dicono: “Per noi zingare l'Italia è il paese della Cuccagna, questi italiani sono subnomali”. E hanno ragione: è fiorito un demenziale dibattito circa l'opportunità o meno di filmarle mentre rubano e la Sinistra mascalzona arriva ad avallare la perennità di stato interessante a fini di impunità. I figli poi finiscono ai semafori o venduti nel mercato del sesso? Fa niente, basta non dirlo. Per mesi i parlamentari della medesima Sinistra sono andati a baciare la pantofola a un bombarolo galeotto, tale Cospito da Pescara, e i garantisti dei miei coglioni dicevano: è una vittima, un martire, non fa del male a nessuno. La stessa cosa che, più da complici che da stupidi, dicevano per il pluriassassino Cesare Battisti. Finché la Cassazione ha stabilito l'acqua calda, Cospito essendo a capo della rete anarchica informale resta pericoloso. Perché le sue groupie pretendevano addirittura fosse rimandato a casa. Quando glielo fai notare, questi garantisti di merda dicono: io non lo voglio sapere, a me non interessa se abbiano ucciso, mi interessa che abbiano tutte le garanzie e loro non le hanno, sono vittime dello stato autoritario borghese. Lo hanno ripetuto per 40 anni fin dai Settanta e la Suprema Corte francese lo ha ribadito: altra menzogna, è tutta gente che ha goduto di plurimi gradi di giudizio, con tutte le garanzie possibili e qualcuna di più, che si è sottratta a un giusto processo volontariamente, è stata imboscata, l'ha fatta franca. Ma basta fare finta di niente.
Uno di questa ex feccia gioventù, invecchiata se possibile peggio, Sofri, ironizza su un giornale che nessuno legge e l'ineffabile Sansonetti festeggia sul suo giornale che ancor meno leggono: una cosa immonda, ma va detto che, sempre per l'eccesso di notizie che non informano, certi parenti di vittime se la meritano l'ingiustizia perenne. Tutti no, alcuni sì, quelli degli abbracci inverecondi coi carnefici senz'altro. Quelli che non hanno problemi a ritrovarsi gomito a gomito con chi gli ha fatto fuori il padre hanno poco da lamentarsi adesso. Visto che per anni l'informazione che capovolge spacciava il loro opportunismo morale per alto senso di giustizia e di carità.
La transizione verde è una pagliacciata da sette, otto trilioni di euro l'anno, alimentata con dovizia di notizie false, di dati truccati, di mail ballerine dove si diceva “dobbiamo aumentare il livello dell'allarmismo anche se non è vero niente”? Basterebbe questo, invece cialtroni, ladri e divulgatori improvvisati si accaniscono con gli specchietti per le allodole e le narrazioni di sistema, con l'orso bianco emaciato anche se è morto da vent'anni. Ma cosa è stata la gigantesca tragedia del Covid e dei vaccini se non la traslazione della grande truffa nel cielo green fin nel sangue, via intramuscolo? E cosa sappiamo dopo tre anni di analisi, di retroscena, di leak, di tutto e il contrario di tutto? Se si pensa che, nell'epoca dell'informazione iperscientista, supertecnica, da iniziati, da esperti, la diffusione della consapevolezza climatica è stata appaltata a una ragazzina deficiente, oggi ridotta a rincorrere la notorietà con trovate da Grande Fratello. I migranti sono tutte anime belle? Tutti in fuga dalla guerra? No, neanche per sogno, al massimo sei, otto su cento ma li si butta nel calderone del buonismo peloso e se uno ne accoltella sei di fila all'ombra della Stazione Centrale di Milano, basta voltarsi dall'altra parte o minimizzare, “non è morto nessuno”. Ovviamente, anche qui, con i dovuti distinguo, con il tipico razzismo antirazzista: un cinese di 31 anni viene massacrato da tre balordi che orinavano davanti al suo locale, e la madre a sua volta ne riceve un braccio fratturato: avete sentito niente sui giornali che ogni santo giorno si sfiniscono a dar conto delle presunte persecuzioni sugli africani? No, perché pare che gli aggressori fossero precisamente africani o maghrebini. L'Europa mette al bando la carne animale per lanciare il business, colossale, degli alimenti sintetici prodotti da Bill Gates, uno che passa come niente dall'informatica ai vaccini alle carni di laboratorio: fanno bene? Fanno male? Non si sa, non si deve sapere. Bisogna fidarsi di quelli come Grillo, il primo a saltare sul carro del nuovo business con i soliti parassiti a rilanciarne le strampalataggini. Uno che non si capisce come la faccia sempre franca: operava il traffico di influenze con un armatore poi fallito, vantandosene, manovrava gli idioti della sua setta, che tutti prendono alla leggera, per spianare la vita della Seta, sotto il governo di Conte Pechino ha fatto incetta di infrastrutture come il porto di Taranto. Grillo è in rapporti intimi con esponenti di paradisi democratici quali la Cina e l'Iran, ma i suoi leccaculo danno dei leccaculo a tutti gli altri, alzano il polverone, lui si paragona a Cristo Risorto e fa una Bibbia di 50 pagine che pare l'appendice dell'agenda Schwab, quello del World Economic Forum che predica: non avrai niente e sarai felice. Il nostro Beppe da Genova invece: con la decrescita felice sarai felice. Nessuno ne sa niente e tutti ridono. Felici. Nell'era dell'overdose informativa sono sempre più quelli che vedono complotti a destra e a manca, non li sanno spiegare ma non gli importa: per loro era già tutto previsto, tutto deciso e se poi le cose prendono un'altra piega, inaspettata, era già deciso anche quello, era solo una finta del “potere”, del “sistema”. Invece le cose stanno lì, sotto gli occhi, ma siccome nessuno le dice non esistono e tutti le cercano nelle tesi più allucinanti.
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