Sbandieratori con lo stendardo del casato accoglievano gli ospiti da ogni dove. Torre Sanseverino é magnifica mentre una palla di fuoco si tuffa a mare nel golfo di Baia. Anfitrione della sua dimora storica Enrico Micillo. E’ la festa a sorpresa per Nicoletta Piergentili, penalista fuoriclasse. Festa rimandata dal 23 maggio, giorno dell’ultima partita del Napoli, scudetto vinto per un soffio. Ha creato l’attesa della suspence. Party riuscitissimo davanti a una cascata d’acqua ( virtuale ma sembra vera),
C’é una Licola “di sotto” con le spiagge kilometriche e c’é una Licola “di sopra” una macchia mediterranea dove il mare si vede solo dall’alto. Una volta si accedeva solo per le mulattiere. All'ingresso un cavallo bianco di plexiglass al traino di un vecchio calesse. All’ombra di una torre di pietra del ‘200 che risale all’ impero romano, alle pareti del maniero un tableau vivant di boungainville. Sono entrata in un oasi di profumi. Guardo, ammiro, annuso, respiro a pieni polmoni. Ogni sala ha una sua identità, una sua magia. C’e’ l’armatura medievale in bronzo, un presepe di antichi pastori incastonati in una nicchia di tufo e pavimento piastrellato settecentesco- Clelia, la sorellina, Pietro, Enrico e Francesco Micillo ricordano di quando erano bimbetti e correvano nei campi a raccogliere la frutta. Sono la forza della forza. Ecosostenibili nel dna sono stati tra i primi ad aderire all’agro/voltaico. Sono la quarta generazione ( e la quinta già scalda i motori) di una famiglia che dal 1892 in hanno avviato un’attività agricola, un modello di efficienza e modernità, che è riuscita a rilanciare la produzione di vegetali che rischiavano di scomparire. C’era una volta il Sud, quello verace che ancora non aveva venduto l’anima al distru/turismo. Pietro ha trasferito il suo Know how alla Taverna La Riggiola, Vico Satriano 11, zona della bella movida.
Tra spettacoli di burlesque, un tocco di magia, performer in bicchieri giganti con le bollicine, djsetting, sembra di essere al Pacha di Ibiza, ostricari e prelibatezze gourmet, apparecchiate da Lucia e Benedetta Mozzillo, imprenditrici gastro/eccentriche. Un trionfo di dolci, babà e cannoli e Gran Finale con i fuochi d’artificio. Virtuali, bellissimi, più belli di quelli veri. Senza rompere i timpani a nessuno.
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