02 Novembre 2020
E' iniziata la corsa finale delle United States Presidential election, 2020. Donald Trump e Joe Biden sono impegnati nelle ultime battute di una campagna elettorale piuttosto velenosa e l'attuale presidente Trump risulta impegnato in 10 comizi al giorno per raggiungere Biden in vantaggio. Infatti gli ultimi sondaggi mostrano l'ex vicepresidente in pole position a livello nazionale, nonostante Trump sia recuperando in alcuni Stati e sia pronto a dichiarare vittoria prima dei risultati ufficiali se dalle prime indicazioni sarà avanti in Ohio, Florida, North Carolina, Texas, Iowa, Arizona e Georgia.
Secondo Wall Street Journal e Nbc Biden avrebbe un vantaggio relativamente corposo di circa 10 punti, maggiore quindi di quello che la Clinton aveva 4 anni fa. Ma Trump continua a combattere e non molla nei battleground State, quelli come Florida e Michigan in grado di decidere l'esito delle elezioni. Il presidente sta recuperando terreno e ha ridotto lo svantaggio rispetto all'avversario a soli 6 punti. Per il Washington Post Trump è avanti in Florida, anche se con un vantaggio nel margine di errore dei sondaggi. Per il New York Times invece a essere avanti è Biden in Arizona (+6), Florida (+3), Pennsylvania (+6) e Wisconsin (+11), quattro Stati dove Trump vinse nel 2016 contro Clinton.
Il presidente si dimostra sicuro e spera di ripetere il 'miracolo' del 2016 quando, contro ogni pronostico, conquistò la Casa Bianca. In Michigan, Trump si rivolge ai cittadini invitandoli a votare e a regalargli quella stessa soddisfazione di quattro anni fa quando, con uno scarto dello 0,23%, vinse le elezioni. "Joe Biden vuole il lockdown, anche per anni. Il Green New Deal distruggerà il nostro Paese, che con me sta sperimentando la crescita economica più veloce della sua storia", arringa.
Biden punta tutto sulla Pennsylvania, lasciando a Barack Obama il compito di occuparsi della Florida. Il candidato democratico promette di tenere sotto controllo la pandemia e parla dei quattro anni di "tenebre" con Donald Trump. Gli americani sembrano essere consapevoli che la posta in gioco è alta e si sono riversati in massa a votare: a due giorni dall'Election Day sono già 92 milioni quelli che lo hanno già fatto, la maggior parte con il voto per corrispondenza che rischia di creare non pochi problemi nel conteggio finale delle schede viste le diverse regole vigenti fra i vari Stati.
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