21 Maggio 2020
"Almeno otto aerei da caccia russi sono arrivati in Libia dalla Siria". Lo ha confermato il ministro dell'Interno del governo di Tripoli, Fathi Bishaga. I caccia sarebbero atterrati negli aeroporti controllati dal generale Khalifa Haftar, probabilmente a Tobruk. Se la notizia fosse confermata in maniera autonoma sarebbe un segnale della possibile escalation della "guerra aerea" considerata come possibile in Libia da molti analisti.
I russi, secondo Bishaga, avrebbero spostato dalla Siria sei Mig 29 e due Sukhoi 24, partiti dalla base di Hmeimim e scortati nel volo di trasferimento da due intercettori Su-35. "Nelle prossime ore assisterete alla più vasta campagna aerea nella storia della Libia - ha minacciato questa mattina in un comunicato Jaroushi - Tutte le posizioni e gli interessi della Turchia in tutte le città sono obiettivi legittimi per i nostri aerei da guerra e chiediamo ai civili di stare lontani da questi". "Le prossime ore saranno molto dolorose", ha affermato il capo delle forze aeree dell'autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna).
"In caso di attacco contro gli interessi turchi in Libia - ha poi affermato il portavoce della diplomazia turca, Hami Aksoy - le conseguenze saranno molto pesanti e le forze golpiste di Khalifa Haftar saranno considerate come obiettivi legittimi".
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