21 Dicembre 2020
La cassa integrazione sarà disponibile anche per gli autonomi. La misura è contenuta tra le modifiche alla manovra, grazie alle riformulazioni degli emendamenti concordati tra governo e maggioranza.
L'importo sarà da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro, per il triennio 2021-2023.
''Nelle more della riforma degli ammortizzatori sociali, è istituita in via sperimentale per il triennio 2021-2023 l'indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (Iscro)'', si legge nell'emendamento.
Possono fare domanda per l'indennità i soggetti che presentano i seguenti requisiti: non sono titolari di trattamento pensionistico diretto, non sono assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie e non sono beneficiari di reddito di cittadinanza. Chi presenta la domanda inoltre, deve aver prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni precedenti l’anno anteriore alla presentazione della domanda.
Un altro requisito è aver dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 8.145 euro. E' necessario poi essere in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria ed essere titolari di partita Iva attiva da almeno quattro anni alla data di presentazione della domanda.
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