09 Dicembre 2020
Fabiana Dadone (fonte foto Lapresse)
Oggi, mercoledì 9 dicembre 2020, avviene lo sciopero nazionale della pubblica amministrazione. I motivi sono la necessità di nuove assunzione e la richiesta del rinnovo dei contratti per i dipendenti pubblici. Fabiana Dadone, ministro per la Pa, si è espressa sull'impossibilità di evitare lo sciopero odierno, proclamato da Cgil Cisl e Uil.
I sindacati "avevano chiesto una interlocuzione e, dopo varie attivazioni di confronto tra il nostro ministero e il Mef per riuscire a trovare, rispetto alle risorse già stanziate, ulteriori soluzioni e permettere di andare incontro ad alcune richieste, ho convocato il tavolo...ma la decisione da parte loro è stata comunque di andare avanti" ha pronunciato Dadone ospite a Radio anch'io su Radio 1 Rai.
"Ho chiarito la difficoltà - visto l'anno particolare che abbiamo di fronte - di riuscire a reperire un incremento, quantomeno quello richiesto dai sindacati" continua Dadone. Poi ancora: "Ciò che possiamo fare noi per andare incontro a chi guadagna di meno è dire che i 270 milioni dell'indice perequativo vengono destinati a chi guadagna di meno".
Fabiana Dadone esorta quindi a "dare un po' di più a chi guadagna di meno all'interno di quelle risorse". Continua ai microfoni di Radio anch'io: "Per me se la questione si riassume soltanto in dare più risorse o non darle rispetto al fatto che si lamenti uno sciopero trovo che sia riduttivo anche l'effetto dello sciopero stesso".
"Per me il punto dovrebbe essere sulla valorizzazione del personale - ha proseguito Dadone - Io dico che se riusciamo a reperire delle risorse ulteriori, dei risparmi del lavoro agile per valorizzare chi ha prodotto, su questo con me troveranno sempre un confronto, se il punto è discutere su come dare premi a chi lavora bene, se la discussione è solo soldi sì, se no sciopero, secondo me è riduttiva e anche del lavoro impressionante che ha fatto la pa in un momento davvero complesso lavorando da remoto con gli strumenti che c'erano a disposizione".
Lo sciopero di oggi della Pubblica Amministrazione vuole inoltre rivendicare le assunzioni dei precari. "Mi ero resa conto, nelle interlocuzioni parlamentari, che non si era riusciti a stabilizzare buona parte del personale. Per la scuola l'abbiamo fatto ed era partito il concorso per la stabilizzazione di moltissime risorse per le quali l'Unione europea lamenta un eccessivo precariato" continua il ministro Dadone.
Intanto però, Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, sostiene: "Dalla ministra Dadone sono arrivate tante contraddizioni: nella pubblica amministrazioni non ci sono assunzioni, né misure di sicurezza: la Dadone dimentica che i pubblici dipendenti sono stati 12 anni senza rinnovo del contratto, e quello attuale è scaduto da oltre 3 anni".
"Lo sciopero di oggi è per le assunzioni nella PA, dove abbiamo 350mila precari, di cui oltre 60mila solo nella Sanità" va avanti Furlan, che infine commenta: "Un giorno chiamiamo eroi gli operatori della sanità, un li critichiamo se scioperano per essere assunti".
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