28 Ottobre 2020
In Europa "le strategie per l'uscita" dal lockdown, dopo la prima ondata della pandemia, sono state "in parte troppo rapide" e "le misure" di contenimento "sono state allentate troppo presto". Così la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles. In Europa assistiamo alla "seconda ondata" della pandemia e "non sappiamo se questa sarà l'ultima. E' anche una caratteristica delle pandemie, non è la prima volta che si vede una cosa simile. Se si guarda ai libri di storia - aggiunge von der Leyen - si vede che è un fenomeno classico. Siamo riusciti nella prima parte dell'anno a ridurre con efficacia la diffusione del coronavirus Sars-CoV-2, ma vediamo che dopo l'estate l'aumento si è verificato ancora, in parte in modo esponenziale". Il prossimo Natale "sarà un Natale diverso. Molto dipenderà dal nostro comportamento" in queste settimane e da come "andiamo avanti tutti insieme. Ma sarà un Natale diverso", ribadisce.
Lo sviluppo di un vaccino contro il Covid-19 "efficace e sicuro" richiederà "tempo" e non è la "soluzione miracolosa che cambia tutto da un giorno all'altro". Lo afferma Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda in videoconferenza stampa a Bruxelles. "A un certo punto - spiega la Presidente della Commissione Ue - la prima compagnia farmaceutica arriverà con un vaccino, che poi passerà i trial clinici necessari. Potrebbe volerci fino a fine anno perché una delle compagnie farmaceutiche riesca ad andare in quella fase. Ma ci vorrà tempo, ed è importante comunicarlo con sufficiente anticipo, perché un vaccino venga testato in modo che si accerti che è efficace e sicuro".
"Facciamo appello agli Stati membri perché preparino ora piani nazionali di vaccinazione - continua von der Leyen - da rivedere a livello Ue. Dobbiamo essere pronti per l'arrivo del primo vaccino. C'è molto da fare per un efficace dispiegamento del vaccino: pensate solo alle catene del freddo, per esempio. Ma sarò molto chiara: non scenderemo a compromessi sulla sicurezza del vaccino. Facciamo appello agli Stati membri perché facilitino i viaggi, quando necessari. Bisogna rendere più facile alle coppie e alle famiglie riunirsi". Oggi più che mai "servono cooperazione, coordinazione e solidarietà tra gli Stati membri", sottolinea ancora la Presidente della Commissione.
Nell'Ue "ci aspettiamo un aumento rapido" dei contagi e dei ricoveri in ospedale "nelle prossime due o tre settimane". "La situazione è molto seria - sottolinea von der Leyen in conferenza stampa - è preoccupante in quasi tutti gli Stati membri. I dati dell'Ecdc mostrano che il virus si diffonde rapidamente in Europa. Sempre più persone si contagiano e il totale la settimana scorsa ha toccato quota 1,1 milioni. Più persone vengono contagiate - prosegue - più persone dovranno andare in ospedale. Il carico sui reparti di terapia intensiva è di circa un terzo rispetto ai picchi della primavera scorsa, ma è probabile che questo onere aumenti". "Nessun Paese è risparmiato questa volta. Abbiamo due nemici - spiega la Presidente della Commissione europea - il coronavirus e la stanchezza della gente. Molte persone non ne possono più delle misure di contenimento e capisco che le persone soffrano. Molti vedono danneggiata anche la loro salute mentale, a causa dell'isolamento. Ma ora non è il momento di rilassare le misure. La situazione è molto seria, ma possiamo ancora rallentare la diffusione del virus, se ognuno fa la sua parte. Dobbiamo fermare la diffusione del virus, finché non avremo un vaccino e cure efficaci: dobbiamo indossare mascherine, curare l'igiene delle mani ed evitare affollamenti, contatti ravvicinati e spazi chiusi con scarsa ventilazione".
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