12 Luglio 2020
Sebastian Kurz (foto LaPresse)
"Un'Unione dei debiti con noi non si potrà fare. Ma è chiaro che in una crisi straordinaria come questa, bisogna aiutare gli Stati che sono stati colpiti piu' gravemente, e che stanno attraversando peggio questa crisi sanitaria ed economica". Così il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung. "Come debbano essere questi aiuti sarà discusso nei dettagli nel negoziato - ha aggiunto - Sono ottimista che alla fine arriveremo ad un accordo".
"Non dobbiamo tirare fuori cifre sempre più alte - ha sottolineato Kurz in merito al Recovery Fund da 750 miliardi - ma accertarci che gli aiuti vengano investiti nel modo giusto”. "Non è tanto il denaro il problema: anche i Paesi particolarmente colpiti” dalla crisi del coronavirus “possono finanziarsi ai mercati a buone condizioni - ha aggiunto - L’Italia non paga per i suoi titoli di Stato neanche l’1,1% di interessi, la metà dell’Austria ai tempi della crisi finanziaria”.
“Bisogna andare nella direzione del programma di riforme dell’Italia: abbattimento della burocrazia, lotta contro l’evasione fiscale, sistemi economici competitivi” ha affermato Kurz. Tuttavia “anche di altri Paesi potrei nominare i punti deboli. Ma in Spagna, Portogallo o Irlanda - aggiunge - abbiamo vissuto riforme intense sotto la pressione dei programmi d’aiuto. E in Grecia non dovremmo neanche parlare a lungo di condizioni: il nuovo premier Kyriakos Mitsotakis le riforme le fa da solo”.
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