11 Maggio 2020
L’emergenza Covid ha messo in ginocchio il mondo, con fortissime ripercussioni sull’economia. Secondo le ultime stime Istat, la produzione industriale è calata del 28,4% a marzo rispetto al mese di febbraio. Su base annua il calo è del 29,3%. L'Istat parla di un "crollo" con la maggiore diminuzione mai registrata dal 1990.
Le variazioni negative caratterizzano quasi tutti i settori. I beni strumentali vedono una diminuzione del 39,9%, i beni intermedi del 27,3%, i beni di consumo del 27,2% e l’energia del 10,1%. Per alcuni comparti di attività economica il calo supera ampiamente il 50%. Le variazioni più rilevanti riguardano la fabbricazione di mezzi di trasporto (-52,6%), le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-51,2%), la fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (-40,1%), la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-37,0%). Nelle industrie alimentari si registra invece un calo inferiore: bevande e tabacco (-6,5%).
Nel primo trimestre dell’anno, il livello destagionalizzato della produzione diminuisce dell’8,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
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