18 Dicembre 2020
Carabinieri (fonte foto Lapresse)
E' stato arrestato di nuovo dai Carabinieri di Trapani e dal personale della Dia Giuseppe Costa, uno dei carcerieri del piccolo Giuseppe Di Matteo, con l'accusa di associazione mafiosa. Costa aveva già scontato vent'anni di reclusione per il sequestro e l'uccisione del figlio dodicenne del pentito di mafia Mario Santo.
Perquisita anche l'abitazione di Costa, dove lo stesso carceriere aveva realizzato la 'cella' servita per tenere nascosto il piccolo Di Matteo che era stata ucciso e sciolto nell'acido su ordine di Giovanni Brusca.
Giuseppe Costa, per il caso di Giuseppe Di Matteo, era stato arrestato nel 1997 ed era rimasto in carcere per vent'anni, periodo durante il quale non ha mai collaborato con gli inquirenti. Ma subito dopo la scarcerazione, la Dad di Palermo ha notato la ripresa dei rapporti tra Costa e le associazioni mafiose di Trapani e Mazara del Vallo.
Secondo quanto emerso dalle indagini, sembra che l'ex carceriere di Di Matteo sarebbe ora responsabile di aggiudicazione illecita di appalti, speculazioni immobiliari e atti intimidatori.
Costa avrebbe inoltre preso parte alla raccolta dei voti per le elezioni regionali del 2017 e assunto il ruolo di controllore degli interessi di Cosa Nostra su un impianto di calcestruzzi della provincia trapanese.
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