29 Settembre 2020
Scuola (fonte LaPresse)
Stando a quanto emerso dall'ultima rilevazione compiuta nel 2018 dall’Ocse, la carenza del personale docente nelle scuole non avrebbe condizionato la qualità dell'istruzione nei 79 paesi che hanno partecipato all'indagine. In Italia, secondo il programma per la valutazione internazionale dello studente, PISA, promosso dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, la capacità della scuola di fornire istruzione è ostacolata dalla mancanza di docenti nel 22,7% dei casi (-8.8% rispetto al precedente studio del 2015). Nel 26,7% dei casi ( -14.6% rispetto al 2015) l’ostacolo è rappresentato dall’inadeguatezza o scarsa preparazione dei docenti; sulla mancanza di assistenti scolastici, il 48.8% (+3.4% rispetto alla precedente rilevazione); inadeguato o scarsa qualifica del personale, 32.1 (invariato rispetto al 2015).
Stando al reporter dell'Ocse pubblicato oggi, in Italia gli studenti che hanno ripetuto un anno almeno una volta nella scuola primaria, o nella scuola secondaria di primo e secondo grado, sono il 13,2%. In Germania il 19,6% e in Francia e Inghilterra la percentuale è, rispettivamente, del 16,6% e del 2,5%.
Dal programma Pisa 2018 sulla valutazione internazionale dello studente è emerso che, in quasi tutti i 79 paesi che hanno partecipato al sondaggio, gli studenti di scuole socio-economicamente svantaggiate avevano più probabilità di ripetere un anno rispetto agli studenti delle scuole in zone progredite.
Il report Pisa 2018 dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, che ha esaminato la preparazione dei docenti sull'insegnamento a distanza, ha evidenziato che solo la metà dei docenti italiani ha una preparazione digitale adeguata: solamente il 50% degli insegnanti ha le giuste competenze tecniche e pedagogiche necessarie per integrare i dispositivi digitali nell'istruzione (la media Ocse è del 65%). Tuttavia, in Italia sono disponibili risorse professionali efficaci per la preparazione degli insegnanti all'utilizzo del digitale nel 74% dei casi, mentre la media Ocse è del 65%.
Secondo quanto emerso dalla relazione dell'Ocse sulla valutazione internazionale dello studenti, la quasi totalità degli studenti italiani (il 96.4%) è iscritta nelle scuole pubbliche. Solo il 3,6% degli studenti frequenta invece le scuole private. Nel report Pisa 2000, in Italia, erano iscritti nelle scuole pubbliche il 94,2% degli studenti. L'incremento nell'ultima rilevazione del 2018 per l'istruzione pubblica è stato dunque del 2,1%.
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