03 Settembre 2025
Un ragazzo di 13 anni è stato aggredito e picchiato dal papà di un suo avversario durante una partita del torneo calcistico Under 14 a Collegno (Torino). È quanto successo lunedì 1° settembre sul campo da calcio in cui si stavano sfidando il Volpiano Pianese e il Club sportivo (Csf) Carmagnola.
A quanto emerge dalle prime ricostruzioni e come testimoniato dal video di uno dei presenti sugli spalti, tutto sarebbe iniziato quando, a partita conclusa, vinta 1-0 dal Carmagnola, non è scoppiato un parapiglia tra i giovani calciatori. Una "zuffa da ragazzini", come l'ha definita il padre del 13enne picchiato, dove sono volati calci e spintoni. È a quel punto che il padre di un giocatore del Carmagnola ha scavalcato la recinzione entrando in campo e colpendo il 13enne portiere del Volpiano. Il ragazzo picchiato ha riportato una frattura al malleolo e una sospetta allo zigomo. Un episodio ancora tutto da chiarire, e su cui il padre del 13enne aggredito e l'aggressore 40enne hanno assunto posizioni totalmente diverse. "Uno spintone, qualche parola di troppo - ha ricostruito il papà della vittima parlando con Salvo Sottile al programma Lettere dal Farwest - , un pugno è volato e mio figlio ha risposto. Cose che succedono a quell'età, lo sport è anche questo: si litiga, ci si scalda, poi si torna a casa e si pensa già alla prossima partita". Quindi l'arrivo inaspettato di un genitore, una "montagna alta due metri che prendeva a pugni mio figlio", ha continuato il padre del portiere. "Ho temuto che lo uccidesse". Quindi, in difesa del figlio "mi son scagliato pure io, lo hanno tenuto sopra gli spalti diviso da tutti perché i papà fuori erano indemoniati. Una cosa del genere è inaccettabile".
Sulla vicenda il genitore aggressore, identificato e denunciato per lesioni personali, ha fatto mea culpa: "Mi dispiace, chiedo scusa. So di aver dato un pessimo esempio. L'ho fatto per difendere mio figlio". Aggiungendo: "Le cose non sono andate però come vengono raccontate". La legale del 40enne, Beatrice Rinaudo, è intervenuta in difesa dell'assistito: "Chiariremo tutto (...) ma tutta questa vicenda nasce da una aggressione che viene attuata da parte del ragazzino che purtroppo poi si è rotto il malleolo, che aggredisce il figlio del mio assistito". La querela contro l'uomo è stata depositata ai carabinieri di Settimo Torinese e nei suoi confronti il questore di Torino potrebbe firmare un provvedimento di Daspo. Intanto Massimo Gariglio, presidente della società del calciatore tredicenne aggredito, ha annunciato il ritiro della propria squadra Under 14 dal Torneo Super Oscar: "Scelta sofferta ma dettata dalla volontà di comprendere quanto è accaduto e sta accadendo (...). Crediamo nei valori dello sport: lealtà, rispetto e fair play".
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