08 Maggio 2024
All'Eurovision 2024 vanno in scena le prime polemiche. Eric Saade, cantante svedese non in gara, si è esibito con la kefiah al polso, con ovvio riferimento alla guerra a Gaza. Il 33enne ha il padre palestinese, ed ha deciso di lanciare una provocazione all'evento, che ha di fatto bandito i simboli pro-Palestina, ma non quelli pro-Israele. La kefiah è un copricapo tradizionale della cultura araba e mediorientale e attualmente è un simbolo o un capo spesso usato nelle proteste anti-israeliane. E il gesto, non è piaciuto all'Ebu.
Il produttore esecutivo Ebba Adielsson ha dichiarato: "Eric Saade è ben consapevole delle regole che si applicano quando si sale sul palco dell’Eurovision Song Contest. Pensiamo che sia triste che usi la sua partecipazione in questo modo". La European Broadcasting Union (Ebu) ha detto che lo spettacolo è dal vivo e che "tutti gli artisti sono informati delle regole del concorso. Ci rammarichiamo che Eric Saade abbia scelto di compromettere la natura apolitica dell’evento", anche se è difficile parlare di natura apolitica quando i simboli di una nazione sono permessi e quelli della Palestina no.
Gli organizzatori dell’evento (Ebu) hanno reso noto la settimana scorsa che ai concorrenti, agli artisti e ai fan è vietato esporre bandiere che non rappresentino i Paesi partecipanti al concorso, né esporre o compiere gesti politici. Saade nei giorni è stato fortemente critico nei confronti dell’Ebu, definendo "vergognoso" il divieto delle bandiere palestinesi.
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