14 Ottobre 2025
Milano, 14 ott. (askanews) - La gestione circolare dei residui industriali può trasformarsi in leva di competitività, resilienza e decarbonizzazione per le imprese italiane. Questo è quanto emerge dalla ricerca "Creare valore economico sostenibile attraverso la gestione circolare dei residui industriali", realizzata dal Sustainability Lab di SDA Bocconi in collaborazione con Omnisyst.
Nel lavoro degli autori Francesco Perrini e Roberta Pisani presentato all'Auditorium Ferrero, la combinazione tra modelli circolari e tecnologie abilitanti che si trasforma in benefici su costi, ricavi e performance ESG. Lo confermano anche i dati di una ricerca con il World Economic Forum citata da Pierluigi Serlenga, Managing Partner di Bain & Company Italia: "La circolarità è ritenuta un elemento fondamentale da circa il 75% dei Ceo di 420 aziende".
Un dato significativo e in grandissima crescita, ma come avvicinarsi all'economia circolare? Omnisyst si fa tramite con servizi all'avanguardia come spiegato da Enrico Meacci: "Non esiste una ricetta valida per tutte le aziende, ma si possono identificare tre fasi di avvicinamento verso la circolarità: la consapevolezza data-driven; il coinvolgimento con la filiera; interazione e evoluzione dei modelli circolari con machine learning e Intelligenza Artificiale".
Per trasformare gli "scarti" in "risorse" serve anche l'aiuto delle istituzioni. Il quadro territoriale mostra punte di eccellenza, conferma Massimo Di Amato, vicepresidente Assolombarda: "L'Italia è leader assoluto a livello europeo: siamo secondi solo ai Paesi Bassi come economia circolare. Il 20% dei prodotti italiani contiene già quota di riciclo, quindi siamo assolutamente un modello".
Un esempio particolarmente emblematico è quello di Ifaba, che con il supporto di Omnisyst recupera le forme dismesse dai clienti per ridurle in granuli e riutilizzarle per la produzione di nuove forme. Un processo che ha trasformato un rifiuto in risorsa e portato il tasso di plastica riciclata al 92%, come spiegato dal Ceo, Luca Giani: "Siamo partiti da una percentuale del 62% più di dieci anni fa e siamo riusciti a crescere grazie la revisione costante dei processi interni dell'azienda, migliorati di continuo".
La ricerca del Sustainability Lab di SDA Bocconi mostra quindi come la circolarità dei residui industriali non sia un capitolo a margine della sostenibilità, ma un programma industriale con ritorni economici e competitivi.
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