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Volpe (Nadara): "Entro il '30 raggiungeremo 130 gigawatt di rinnovabili; siamo il quarto operatore europeo nell'eolico con 4,2 gigawatt installati"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Toni Volpe, AD di Nadara: "Tecnologie a basso contenuto di carbonio sono eolico, solare e sistemi di stoccaggio; nucleare presto nel mix energetico"

06 Luglio 2024

Toni Volpe, Amministratore Delegato di Nadara, in occasione del Forum in Masseria 2024 organizzato da Bruno Vespa, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"Gli ultimi rilevamenti sono positivi per l'Italia, poiché il numero delle fonti rinnovabili e la quantità di energia rinnovabile prodotta ogni anno sono in aumento. Ci stiamo avvicinando agli otto-dieci gigawatt necessari per raggiungere gli obiettivi del 2030. Tuttavia, è importante riflettere sul significato della neutralità tecnologica. Dal nostro punto di vista, questo concetto non riguarda solo le tecnologie, ma anche l'intera filiera tecnologica e il suo impatto sul Paese. In quest'ottica, da anni stiamo promuovendo lo sviluppo dell'energia eolica off-shore, che può fornire grandi quantità di energia e avere significative ricadute economiche in termini di filiera e creazione di posti di lavoro".

Tra dieci anni quale potrà essere il mix delle fonti di energia rinnovabile?

"Sicuramente credo che si possano raggiungere gli obiettivi in termini di gigawatt, arrivando, ad esempio, a 130 gigawatt di rinnovabili, o comunque molto vicino a questo valore. Tuttavia, riteniamo che entro il 2030 almeno 3-5 gigawatt possano derivare dall'eolico offshore galleggiante (floating wind). Questi contribuiranno in modo più significativo rispetto ad altri gigawatt, poiché hanno la capacità di produrre energia per molte più ore all'anno. Non crediamo che il nucleare possa far parte del mix energetico entro il 2030. Pertanto, dal punto di vista delle tecnologie a basso o nullo contenuto di carbonio, si parla principalmente di eolico e solare, con una grande presenza di sistemi di stoccaggio".

In tutto questo Nadara come si colloca?

Noi innanzitutto siamo presenti in Italia da tantissimo tempo perché Nadara è diciamo il nome nuovo della società che rappresenta la fusione fra le Renantis (ex Falck) e un'altra piattaforma, sotto lo stesso azionista. Nadara oggi è il quarto operatore europeo sull'eolico Abbiamo 4,2 gigawatt di capacità installata, per lo più eolico onshore. Però per quanto riguarda il futuro prevediamo anche solare prevediamo stoccaggio, eolico offshore con un obiettivo di poter arrivare almeno otto gigawatt nei prossimi cinque anni.

Entro dieci anni che mix pensate di poter gestire?

"Per quanto riguarda noi, avremo comunque una componente importante di eolico prevediamo che della crescita addizionale di circa quattro gigawatt almeno un paio possano essere solari. Avendo un investitore privato ovviamente guardiamo agli investimenti non tanto da un punto di vista tecnologico ma da un punto di vista anche di creazione di valore e di fattibilità. In parte perché non è tanto oggi importante avere il permesso per esempio, per fare il progetto ma mettere insieme tutto il pacchetto di finanziamento contratti di vendita dell'energia, contratti per la costruzione, facilità di interconnessione e tempi di interconnessione e quindi portare poi in esercizio gli impianti. Quindi sono un po più questi fattori che determinano la priorità dei progetti piuttosto che non la tecnologia".

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