29 Marzo 2024
Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, in occasione della conferenza stampa "Promozione e Sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo" ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"L'obiettivo primario di questa legge è mandare un messaggio ai giovani di sostegno e di fiducia sul futuro di un settore che ha reso grande l'Italia e che si è sempre distinto nel mondo. L'agricoltura, patrimonio di biodiversità, è possibile tutelarla soltanto attraverso i giovani, le aziende agricole e le produzioni di eccellenza. Abbiamo pensato a una legge che mira a incentivare la formazione, l'imprenditorialità e l'accesso al credito. Agli intermediari finanziari, chiediamo di sostenere le giovani imprese agricole al pari delle start-up innovative, sia per gli investimenti che per gli acquisti, in tutto ciò che serve come strumento per iniziare un'attività non semplice né scontata, un'attività di cui andare orgogliosi. Con questa legge, su cui il Parlamento si è pronunciato, si dà un segnale concreto a sostegno dell’agricoltura giovanile. La proposta nata da me e dagli altri colleghi della Commissione agricoltura della Lega, tra cui Riccardo Molinari, ha trovato l'appoggio pieno della maggioranza di tutta la Commissione, sin dalla prima lettura. È una delle poche leggi di iniziativa parlamentare, volta a stimolare un settore che in questo momento vede anno dopo anno una diminuzione di aziende attive rispetto a quelle in fase di chiusura. Il rischio più grande del settore agricolo italiano è che non esista più, dobbiamo fare scelte avendo una visione futura affinché le aziende agricole nei prossimi trent’anni siano molte più di quelle che ci sono oggi e soprattutto, dovranno essere più competitive, più sostenibili e più tecnologiche.
Quali sono gli investimenti messi in atto e i risultati attesi?
Gli investimenti oggi sono in un fondo che servirà a fare da leva finanziaria, che il governo attuerà con un Decreto. L’aspetto più importante riguarda le detrazioni fiscali, che sono significativamente l’80% dei costi sostenuti dalle imprese per la formazione. Il tema della formazione è un elemento di competitività nell'agricoltura del 2024, specialmente in termini tecnologici, finanziari e di marketing. Inoltre, l'introduzione di nuove tecnologie impone nuove competenze rispetto all’agronomia classica e questo rappresenta un costo per lo Stato. Inoltre, abbiamo previsto l'Irap al 12,5% ed un costo minore degli atti notarili, abbiamo dotato le aziende di diversi strumenti per migliorare la loro competitività. Da osservatore esterno credo ci siano maggiori margini di reddito e di qualità nelle aziende aggregate e in quelle tecnologicamente avanzate, nelle quali si registra maggiore valore aggiunto, maggiori ricavi e più capacità di ridurre la filiera verso il basso. Il consiglio che mi sento di dare umilmente ai giovani è di valutare come chiudere la filiera, ovvero come trattenere tutto il valore all'interno dell'azienda e non vendere la propria materia prima a terzi, evitando di trasferire ad altri le opportunità di guadagno."
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