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Influenza, l’allarmismo del Tg2 con attori improvvisati e con finti sintomi, il “servizio publico pro vax”: “Fare il vaccino per febbre sopra i 38°, naso chiuso e spossatezza”

Il Tg2 diffonde un video allarmistico con attori che simulano nasi arrossati, starnuti e colpi di tosse. La popolazione viene invitata a vaccinarsi per abbassare l'incidenza del contagio del "Virus A" che prevede febbre sopra i 38°, naso chiuso e spossatezza

20 Ottobre 2025

Un servizio andato in onda su Tg2 mostra attori che simulano nasi arrossati, starnuti e colpi di tosse in un video definito "manipolatorio". Il servizio, che invita la popolazione a "vaccinarsi contro il Virus A", ha sollevato polemiche per il suo tono eccessivamente allarmistico e per la messa in scena di finti malati.

Influenza, l’allarmismo del Tg2 con attori con finti sintomi: “Fare il vaccino per febbre sopra i 38°, naso chiuso e spossatezza” - VIDEO

Nel video, più persone vengono mostrate mentre starnutiscono, tossiscono, si soffiano il naso o si tengono la testa tra le mani. Gli uomini e le donne ripresi mostrano sintomi in modo plateale e chiaramente recitato, in una sequenza che ricorda una campagna pubblicitaria.

Secondo quanto dichiarato dal Tg2, i casi di influenza sarebbero aumentati dell’1,4% in una settimana, con un possibile picco previsto per dicembre. Nella parte conclusiva del servizio, il giornalista invita esplicitamente la popolazione a vaccinarsi “per evitare un aumento dei casi dell'influenza stagionale di tipo A" elencando i sintomi tipici: febbre sopra i 38 gradi, naso chiuso, spossatezza, mal di gola, dolori muscolari e articolari, difficoltà respiratorie e arrossamento degli occhi.

Il Tg2 presenta i dati epidemiologici senza citare fonti scientifiche precise o rapporti dell’Istituto Superiore di Sanità, limitandosi a menzionare “un incremento dei contagi”. L’effetto complessivo è quello di un racconto ansiogeno, in cui la malattia viene rappresentata quasi come un’emergenza imminente, nonostante la stagionalità tipica del virus influenzale in questo periodo dell’anno.

L’invito al vaccino risulta così più vicino alla propaganda che all’informazione, esattamente come successe con il vaccino covid. 

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