26 Aprile 2023
La storia di Maurizio Karra, raccontata alle telecamere di Fuori dal Coro e mandata in onda nella puntata del 25 aprile, è da brividi. L'antropologo 64enne aveva richiesto la vaccinazione Covid con Pfizer, ma i medici gli hanno inoculato Astrazeneca perché non avevano riscontrato patologie pregresse.
Pochi giorni dopo ha avuto una trombosi alla gamba sinistra: è stato costretto ad amputarla per non morire. Karra chiede giustizia. In un'altra intervista aveva dichiarato: "Sono una di quelle vittime dimenticate del vaccino Astrazeneca. Su questo vaccino hanno detto tutto e il contrario di tutto. È chiaro che siamo di fronte a una situazione di estrema gravità. Essere stato una cavia è un atto di inaudita gravità e il fatto che anche l’Asp non fornisca una risposta è gravissimo".
Karra ha voluto farlo presente anche all'Aifa, quindi scrive loro una mail in data 27 maggio 2021. Il silenzio. Karra non riceverà mai riscontro. Questa è stata la (non) risposta dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Ma la mail del danneggiato non è sfuggita per sbaglio ai funzionari dell'Agenzia. Anzi, è stata letta e commentata.
Nella comunicazione interna si legge: "Carissimi, dobbiamo ragionare su che tipo di risposta fornire. Sarà opportuno richiamare le attività svolte seppur brevemente. [...] Essendo un giornalista occorre fare molta attenzione".
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