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Vaccino Covid, Frajese: "Miocardite e disturbi mestruali accertati. Sul liquido seminale..."

Il dottor Giovanni Frajese in un'intervista esclusiva a Il Giornale d'Italia: "La morte da malore non significa nulla in termini medici. Sta capitando anche ai bambini e questa non è una cosa normale anche se la vuole far passare come una cosa normale"

08 Luglio 2022

In un'intervista esclusiva a Il Giornale d'Italia, il dottor Giovanni Vanni Frajese, medico endocrinologo, professore all'Università di Roma "Foro Italico" e vice presidente dell'Associazione "ContiamoCi!" ha parlato del vaccino anti-Covid e delle reazioni avverse.

"La sorveglianza è passiva. In letteratura è già stato pubblicato che il numero degli eventi che viene trovato con questo sistema va dall'1 al 10% di quelli che realmente accadono. Il che significherebbe dover moltiplicare i numeri che conosciamo per 10 o addirittura per 100. Perché non sia stato fatto un tipo di farmacovigilanza attiva? Al momento non trovo una spiegazione logica se non quella che qualunque dato dovesse andare contro il continuare a vaccinare tutti viene percepito come qualcosa di negativo per cui si è scelta una strada diversa, che però non è di tipo scientifico, ma è di tipo politico. Anche il fatto di limitare a due settimane la possibile correlazione fra un evento avverso e la vaccinazione è una cosa in realtà antiscientifica. Veniva utilizzata in questa maniera per i vaccini precedenti (perché ha un senso). Se io metto nel corpo un antigene, cioè qualcosa di esterno, se ho una reazione di tipo allergico oltre a due settimane normalmente non accade. Qui però ci troviamo di fronte a un tipo di sostanza che agisce in maniera completamente differente. Tra l'altro ci era stato detto che non ci sarebbero stati problemi perché l'iniezione sarebbe rimasta nel deltoide dove veniva fatta alle persone, in realtà si è visto che non rimane nel deltoide. Va in circolo e rimane nei centri germinali linfonodali fino ad almeno quattro mesi come è già stato pubblicato. Quindi quel qualcosa che doveva durare al massimo due giorni e poi essere degradato, in realtà così non è. Il che significa che del meccanismo di azione cui stiamo parlando ne sappiamo talmente poco che sono possibili tante cose e bisognerà vedere se ci sarà la volontà di trovare la verità o di utilizzare un metodo di tipo scientifico nell'indagare questa cosa o se continuiamo con un metodo di tipo unicistico e politico".

"La morte da malore non significa nulla in termini medici. Viene scritto sui giornali in continuazione, purtroppo specialmente per quello che riguarda le persone più giovani. Sta capitando anche ai bambini e questa non è una cosa normale anche se la vuole far passare come una cosa normale. Persone sane, sportivi che avevano anche l'idoneità agonistica quindi venivano controllati a livello cardiologico ogni anno con un test da sforzo. Quindi non si tratta di test superficiali. La connessione con le miocarditi oramai è già stata acclarata. Tra l'altro, come dato, è uscito da poco uno studio che dimostra invece che il Covid non fa sviluppare la miocardite. Hanno seguito centinaia di persone per vedere quante avevano sviluppato la miocardite per Covid e non da vaccinazione ed era uscito zero. Quindi sarebbe da vedere quante persone che hanno sviluppato la miocardite hanno effettivamente la vaccinazione fatta rispetto a chi ha semplicemente avuto la malattia. Ma sono dati, anche questi, che vengono raccolti con estrema difficoltà perché nessuno ha voglia in realtà di mostrarli per quello che sono. Vorrei ricordare che è stato pubblicato un mese fa dal dottor Laganà, dal professor Cosentino e da Bizzarri uno studio italiano che si chiama Mecovac in cui è stata fatta un'indagine vedendo che tra il 50 e il 70% delle donne tra la prima e la seconda dose di vaccino sviluppano dei disturbi di tipo mestruale. Il 50% di queste recupera in un paio di mesi, l'altro 50% ha problemi più a lungo. Al di là del fatto che questo sia il mio campo specifico perché riguarda gli ormoni, la domanda che uno si dovrebbe porre è: "Ma com'è possibile che ci sia un'interazione con il sistema riproduttivo femminile?". Perché chiaramente c'è. Avviene al livello dell'ipofisi, dell'ipotalamo o dell'ovaio stesso? Quali sono le conseguenze? Che cosa significa? Perché accade? Queste sono domande che normalmente gli scienziati, i clinici e gli endocrinologi in particolare si dovrebbero porre. Invece il dato è uscito così ed è rimasto abbastanza abbandonato. Quindi a volte non serve neanche pubblicarli perché la gente realizzi che stiamo parlando di problemi che non ci aspettavamo che ci fossero da quello che ci era stato detto".

"Luc Montagnier ha detto questo ("che i vaccinati salveranno il mondo", ndr) perché la differenza tra i due gruppi (vaccinati e non vaccinati, ndr) permetterà di dimostrare se ci saranno problemi che non si pensava ci potessero essere. Un anno fa c'era chi parlava già di tutta una serie di problematiche. Prima queste erano solo idee, adesso cominciano a esserci dei dati. La chiarezza su questo ce l'avremo con il passare di anni. Soprattutto se avremo una trasparenza maggiore da parte degli organi scientifici che esaminano i dati e se questi saranno disposti ad ammettere quelle scorciatoie che sono state prese in questo periodo di tempo".

Quanto alle persone che cercherebbero sangue di non vaccinati e liquido seminale di non vaccinati per le fecondazioni, il dottor Frajese ha affermato: "L'ho sentito. Colleghi mi dicono che ci sono problemi a livello di liquido seminale di alcune persone che sono vaccinate. Me lo dicono però non trovo alcun dato pubblicato. Vediamo se qualcuno si metterà a raccogliere i dati. Per quanto riguarda il sangue, so che c'è una preoccupazione soprattutto da parte di chi non è vaccinato, ma dati a riguardo non ce ne sono. Ci sono solo suggestioni, per il momento niente di più".

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