07 Luglio 2022
Il direttore di microbiologia dell’università di Padova Andrea Crisanti, ai microfoni di La7, nel programma In Onda, lancia una stangata ai vaccini Covid: "A morire non sono i non vaccinati, ma i soggetti fragili e vaccinati". E poi afferma: "I numeri non rappresentano la realtà. Il tampone fai da te, a casa, va assolutamente rettificato. Spesso questi tamponi non sono altamente sensibili: la persone risulta negativa e invece è positiva. Poi quando le persone sanno di avere il Covid, non si denunciano creando un danno alla società e a sé stessi perché informano il servizio sanitario nazionale solo se stanno male e così facendo perdono la possibilità di prendere i farmaci antivirali che invece nei primi giorni sono efficaci".
L'esperto punta poi il dito contro il Ministero della Salute guidato da Roberto Speranza: "Soltanto una persona che non capiva nulla di epidemiologia e sanità pubblica li poteva autorizzare". Sull'aumento dei contagi di queste ultime settimane afferma: "Ci stiamo allontanando nel tempo dalla terza dose". E poi: "Non è che l’epidemia non si cancella per decreto. E adesso stiamo così".
In merito ai decessi, Andrea Crisanti sottolinea: "Il vero problema è che dobbiamo proteggere i fragili, perché chi muore ogni giorno non sono i no vax ma nel 98% persone fragili vaccinate". Poi ribadisce la verità: "I 160 morti al giorno che si verificavano non erano no vax ma dei vaccinati fragili, tutta la polemica contro i no vax ha creato un cortocircuito”. E ancora: “Siamo in ritardo con la quarta dose? Il problema è come proteggere i fragili. Non c’è più accettazione sociale per le misure di limitazione. Quindi dobbiamo spiegare ai fragili che devono continuare le mascherine".
"Oggi non si può pensare più di controllare il Covid pensando di far diminuire i casi, perché varianti come questa che ha un indice di trasmissione intorno al 15 non le ferma nessuno, non ci sono misure di distanziamento in grado di riportare i casi a zero", conclude infine ai microfoni di La7.
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