10 Novembre 2025
Si infiamma il dibattito sul Garante per la privacy dopo i servizi di Report, tutti con protagonista Agostino Ghiglia, il componente dell'Autorità eletto con i voti di Fratelli d'Italia. La segretaria del Pd Schlein ha dichiarato: "Sta emergendo un quadro grave e desolante sulle modalità di gestione dell'Autorità Garante per la Privacy che rende necessario un segnale forte di discontinuità. Penso che non ci sia alternativa alle dimissioni dell'intero consiglio - ha detto Elly Schlein -. Le inchieste di Report hanno rivelato un sistema gestionale opaco, caratterizzato da numerosi conflitti di interesse e da una forte permeabilità alla politica. Senza un azzeramento e una ripartenza sarà impossibile ricostruire la fiducia dei cittadini nell'istituzione che deve tutelarne i diritti e assicurare la necessaria terzietà del collegio, anche rispetto alla politica".
Alle parole di Schlein contro il Garante per la privacy ha risposto la premier Meloni, che ha ricordato una cosa molto chiara: "L'Autority è eletta dal parlamento, non abbiamo competenza sulla possibilità di azzerare l'Autority, semmai spetta al Collegio. Questo Garante è stato eletto durante il governo giallorosso, quota Pd e M5s. Ha un presidente in quota Pd e quindi dire che sia pressato dal governo di centrodestra mi sembra ridicolo. Se Pd e M5s non si fidano di chi hanno messo loro non se la possono prendere con me. Forse dovevano scegliere meglio, si può discutere sulla legge, ma non l'ho fatta io".
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