23 Settembre 2025
Roma, 23 set. (askanews) - "Gli scontri di ieri a Milano sono inaccettabili e vergognosi, tanto più è vergognoso strumentalizzare una solidarietà giusta verso il popolo palestinese per giustificare violenza e mettere a soqquadro una città". Così il capo di Noi Moderati Maurizio Lupi, commentando le manifestazioni pro-Pal in varie città italiane e ribadendo la posizione del governo sull'invasione di Gaza da parte di Israele.
Cosa si sente di dire alle migliaia e migliaia di manifestanti pacifici che hanno riempito le piazze italiane e addirittura sono stati applauditi sulla Tangenziale di Roma? "Che quello che è successo ieri a Milano, atto di violenza inaccettabile e vergognoso, mette anche in discussione e rischia di far venire meno una manifestazione popolare e positiva che ha espresso solidarietà al popolo palestinese. Noi crediamo che strumentalizzare la solidarietà per il popolo palestinese, con quegli atti di violenza sia un errore grave ma mette anche in discussione la solidarietà verso il popolo palestinese e le tante, migliaia di persone, che ieri hanno manifestato pacificamente".
Le persone che hanno manifestato pacificamente dovrebbero sentirsi messe in discussione da atti di alcuni? "No, ma la condanna della violenza è sempre un momento giusto e netto, deve essere fatto da tutte le forze politiche, proprio per isolare questi facinorosi che strumentalizzano tutto, persino la solidarietà verso il popolo palestinese pur di esprimere violenza contro lo Stato, contro il governo di centrodestra e contro la società civile".
Lupi ha ribadito la posizione del governo sul riconoscimento della Palestina: "La posizione è chiara, Israele, e lo diciamo da amici di Israele, sta sbagliando e deve smettere l'invasione di Gaza. Il nemico sono i terroristi di Hamas, non il popolo palestinese. Ma oggi il riconoscimento della Stato palestinese è un atto prematuro che rischia di mettere in discussione anche la strada della pace in quel territorio dove c'è Hamas e quindi è un errore che non possiamo e dobbiamo permetterci".
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