21 Maggio 2025
La segretaria del Pd Elly Schlein è intervenuta in Aula durante la dichiarazione di voto sulle mozioni riguardanti la situazione a Gaza e in Cisgiordania, attaccando la premier Meloni per la situazione in atto. Ecco cosa ha detto: "Nella Striscia c’è l’inferno in terra con più di 50mila morti, tra cui 15mila bambini, bombe su ospedali e scuole. La comunità internazionale, l’Unione Europea e il governo italiano devono fare ogni sforzo per fermare questo massacro e questa terribile guerra", ha sottolineato. "Bisogna fermare i crimini del governo di estrema destra di Netanyahu. Il mondo non può stare a guardare".
Nella mozione unitaria, scritta insieme da Partito Democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento 5 Stelle, si chiede al governo italiano "di uscire dal silenzio complice ed esprimere una ferma condanna delle azioni del governo israeliano, di norma di diritto internazionale e umanitario, creando un pericolosissimo precedente storico che il mondo non deve tollerare". Schlein rivolge un appello diretto anche alla presidente Giorgia Meloni: "Di fronte a questo oltraggio, come si può rimanere fermi? Dove è la voce dell’Italia, una voce di pace che nella storia intricata e tragica del Medio Oriente non è mai mancata?".
Il riferimento è anche all’atteggiamento dell’Unione Europea e agli alleati internazionali: "Qualche giorno fa Francia, Regno Unito e Canada hanno dichiarato insieme che non resteranno a braccia incrociate di fronte alle azioni scandalose di Israele nella Striscia di Gaza. Ieri il governo britannico ha deciso di sospendere i negoziati commerciali con Israele. Invece il Presidente Meloni non ha espresso una condanna chiara né ha promosso un’iniziativa diplomatica all’altezza della nostra tradizione di pace. Questo immobilismo ci rende complici e ci disonora sul piano internazionale".
Schlein conclude denunciando il doppio standard dell’Occidente e ricordando il voto del governo italiano contro la revisione dell’accordo di cooperazione tra Unione Europea e Israele: "Non si può continuare a tacere e restare immobili di fronte a questo disegno di sterminio e ai crimini di guerra perpetuati da Netanyahu. Lo diciamo chiaramente: non nel nostro nome".
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