11 Marzo 2025
Sessione caotica nel consiglio comunale di Milano, dove i rappresentanti di FdI hanno mostrato cartelli con la scritta "dimissioni" nei confronti dell'amministrazione di Giuseppe Sala. In consiglio il sindaco si era espresso sullo stop al decreto per sbloccare il settore dell'urbanistica a Milano a seguito dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Giovanni Oggioni e alle dimissioni di Guido Bardelli.
Il capogruppo di FdI Riccardo Truppo aveva interrotto più volte il sindaco durante il suo discorso in aula mostrando il cartello con la scritta "dimissioni". Truppo ha affermato che l'attuale amministrazione comunale del sindaco Sala versa in una situazione di "caos" ed ha sottolineato: "la vera soluzione per Milano sono le dimissioni del sindaco e della sua giunta per liberare la città dalla loro ingombrante presenza" chiosando: "Non c’è più una maggioranza compatta e d’accordo su nulla. Non si può lasciare la città allo sbando fino alle prossime elezioni, per altri due anni".
Sala in aula ha replicato: "Lei fuori di qua può permettersi di urlare fin che vuole che mi devo dimettere", ed ha continuato, "questa è la dimostrazione dell'impreparazione di chi fa politica", criticando apertamente FdI: "Ciò che è successo in aula sono scene da ventennio, una parte dei rappresentanti di FdI ha quella matrice culturale".
A proposito del Salva-Milano, il sindaco ha dichiarato: "Ho ritenuto un atto dovuto prendere le distanze dal Salva Milano ma non è una resa”, ed ha sottolineato: "D'ora in poi ci metteremo in attesa per capire cosa il Parlamento vorrà fare e lo faremo senza intervenire". È atteso oggi a Roma un vertice di maggioranza per discutere del futuro della norma sull'urbanistica, su quello che succederà ora Sala ha rimandato al Parlamento ed ha poi commentato: "non è una sana politica quella che ci mette un anno e mezzo a definire una cosa del genere".
Nel frattempo Sala ha dichiarato che riprenderà le consultazioni per individuare il sostituto dell'assessore alla Casa del Comune, Guido Bardelli. Il sindaco ha spiegato: "penso di risolvere la questione tra giovedì e venerdì" e sul profilo ricercato ha detto: "meglio un politico che un tecnico". Su Bardelli, il primo cittadino di Milano ha dichiarato: "Era un tecnico ma faceva un mestiere per cui i meccanismi li conosceva bene, infatti era entrato molto rapidamente sulle questioni".
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