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Atreju, Arianna Meloni canta la sigla de "L'Ape Magà": "Dedicata a mia sorella Giorgia, fa capricci e dispetti ma non abbandona mai gli amici veri" - VIDEO

Virale il video di Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia, che intercettata da Radio Rock canta la sigla del cartone animato "L'Ape Magà"

16 Dicembre 2024

Esibizione canora di Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia, che intercettata ad Atreju dal Karaoke Reporter di Radio Rock 106.6 Fm, Dejan Cetnikovic, canta la sigla del cartone animato "L'Ape Magà". Alla fine dell'esibizione la responsabile della segreteria politica di Fratelli d'Italia si scusa "prima di con l'Ape Magà" e successivamente con l'emittente radiofonica, poi afferma: "La dedico a mia sorella, dai. Fa i capricci, fa i dispetti, ma gli amici quelli veri non li abbandona mai" e aggiunge "mia sorella gira il mondo", proprio come l'ape Magà nella sigla, "ma non abbandona mai l'Italia e gli italiani". Non sono mancate le critiche per l'esibizione, non solo in relazione all'intonazione musicale di Arianna Meloni, ma anche sulle parole pronunciate durante la dedica. 

Diversi utenti sui social hanno infatti ricondiviso il video di Arianna mentre canta la sigla dello storico cartone animato, non senza dei tentativi di leggere tra le righe la scelta della canzone e della dedica. Alcuni hanno persino sostenuto l'idea secondo cui dei malumori siano intercorsi nei rapporti tra le sorelle Meloni, soprattutto proprio a causa dei "capricci" e dei "dispetti" della premier. Altri invece hanno interpretato le parole della sigla e come una sorta di monito verso gli altri partiti di maggioranza e i loro leader o per i bisticci e le "schermaglie" tra gli alleati di governo.

Tuttavia, Arianna Meloni non si lascia mancare una dolce conclusione e spiega infatti che la premier, nonostante i "capricci" e i "dispetti", "gli amici veri non li abbandona mai". Un potenziale lieto fine, dunque, che riavvicinerebbe le due sorelle Meloni o che lascerebbe intendere ai leader di maggioranza la vicinanza della premier, in quanto "veri amici" che non verrebbero mai abbandonati.

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