07 Settembre 2024
Maria Rosaria Boccia ha rilasciato un'intervista a “In onda”, su La7, nella giornata di ieri dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano. “No, non sono contenta, assolutamente, lui meritava quel posto, è una persona molto competente, secondo me anche una brava persona. Si è trovato in una situazione che non ha saputo gestire, mi dispiace tantissimo”, ha commentato sulle dimissioni dell'ex ministro. Sulle ipotesi di indagini a suo carico, la donna ha dichiarato di non avere mai spiato Sangiuliano: “Non spiavo il ministro, lavoravo con lui. Ho rispettato l'uomo e le istituzioni. Sono sempre stata sola a casa, il ministro lo sa benissimo perché ci siamo sentiti fino all'altro ieri sera”. Inoltre, ha affermato di avere ascoltato una conversazione telefonica tra l'ex ministro e la moglie senza avere violato la loro privacy: “Ero a casa sua dove ha lasciato aperto il telefono e mi ha fatto ascoltare. La moglie chiedeva di strappare la nomina. Mi chiedo se la nomina sia stata strappata per il capriccio di una donna o perché non avevo le competenze”. La “consulente fantasma” ha dichiarato di aspettarsi delle scuse da Sangiuliano per “averla messa sulla pubblica piazza”. “Fino a 10 giorni fa nessuno mi conosceva e la mia vita era fantastica, oggi non è proprio semplice", aggiunge.
“In questa verità tante ci sono tante donne che non stiamo menzionando. Chiedo al ministro di dire la verità su di noi”, ha affermato Maria Rosaria Boccia. "Io penso che tutta questa situazione si debba spegnere al più presto possibile, senza fare male a nessuno e senza coinvolgere ulteriori persone. Non è rispettoso che un ministro continui a dire cose inesatte, allargando il cerchio della menzogna a persone che potrebbero entrare nel baratro", ha aggiunto. Per quanto concerne i ricatti di “direttori di settimanali“ a cui aveva accennato nell'intervista al quotidiano La Stampa ha affermato: “Il ministro ha ricevuto una mail che diceva che c'erano delle foto, e che non sarebbero state pubblicate, per me è una sorta di ricatto”.
In merito alla questione si è espresso Silverio Sica, l'avvocato di Sangiuliano: “Non c'è niente di cui il ministro possa essere preoccupato, non deve temere nulla. Questa è una vicenda di natura totalmente privata”. “Nelle prossime 48 ore presenteremo una denuncia”, chiarisce. “Non ci sono prove che il ministro sia stato ricattato - spiega il penalista -, questo lo escludiamo senza dubbio”. Inoltre, ha affermato: “Il ministro mi ha detto che possono rivoltargli il cellulare: tanto non c'è nulla" di compromettente. Proprio oggi abbiamo esaminato dettagliatamente tutte le chat del ministro e non c'è niente oltre al fatto strettamente privato". Alle indagini dei magistrati contabili si affiancheranno anche quelle della Procura di Roma. Sul tavolo dei magistrati è in arrivo un esposto di Sangiuliano, in cui ipotizzerà il reato di violazione della riservatezza, facendo riferimento alla pubblicazione sui social da parte di Boccia di filmati, audio privati e mail.
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