20 Luglio 2023
È passato un anno da quando Mario Draghi ha lasciato la presidenza del Consiglio, eppure ancora si discute delle scelte e delle critiche ricevute durante il suo mandato. Il noto economista, che aveva accettato l'incarico di formare il governo nel febbraio del 2021, si aspettava la tentazione di attribuire le colpe ad altri, una dinamica già presente nei giorni successivi alla sua nomina. Dopo una serie di trattative e votazioni incerte, la sua maggioranza sovraestesa ha ceduto sotto il peso delle divisioni interne. Questo segnò la fine dell'esperienza di governo con la Lega e Forza Italia, che abbandonarono l'Aula durante il voto di fiducia.
Draghi si era rifugiato dietro una battuta ironica: "Anche dei nuovi collaboratori si parla un gran bene la prima settimana. Poi...", forse prevedendo che, nonostante gli auspici iniziali, il sostegno e l'entusiasmo sarebbero diminuiti con il tempo. Questo atteggiamento è stato confermato dalle critiche sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e persino sul superbonus.
Il giorno delle dimissioni, prima di recarsi al Quirinale per confermarle, Draghi ha tenuto un breve discorso alla Camera dei Deputati, ringraziando per il lavoro svolto insieme. Tuttavia, la fiducia ottenuta al Senato era precaria, con tre partiti che avevano cambiato posizione, Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia, portando alla fine dell'esperienza di governo con Lega e Forza Italia che avevano abbandonato l'Aula di Palazzo Madama durante il voto.
Giuseppe Conte aveva invece dichiarato che il Movimento 5 Stelle era diventato il bersaglio di un attacco politico e che non c'erano più le condizioni per una leale collaborazione. Da parte sua, Matteo Salvini ha accusato il Movimento 5 Stelle e il Pd di giochi di potere, aprendo la riunione con i parlamentari della Lega alla Camera. Dall'opposizione, Giorgia Meloni ha chiesto nuovamente le elezioni, sottolineando la mancanza di stabilità nel governo.
Durante la crisi politica, l'ex presidente del Consiglio avrebbe cercato più volte di contattare Silvio Berlusconi per un tentativo estremo di ricomporre la situazione, dopo l'intervento di Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, che annunciava la rottura del partito con la maggioranza. Draghi sperava che Berlusconi potesse esercitare la sua influenza su Matteo Salvini e frenare l'ansia di quest'ultimo di tornare al voto. Tuttavia, sembra che a Draghi sia stata negata la chiamata, ricevendo risposte evasive come "Il presidente non può rispondere" o "Il presidente è un attimo impegnato".
Durante la crisi bellica dell'invasione dell'Ucraina, Draghi ha affrontato una situazione del tutto inaspettata. Mentre i servizi segreti europei assicuravano che Vladimir Putin non avrebbe attaccato l'Ucraina, Draghi ha espresso il suo disappunto per averne saputo dai media. Ha gestito il confronto tra chi chiedeva un immediato posizionamento a fianco di Kiev e chi sottolineava la dipendenza energetica dell'Italia dalla Russia. Alla fine, Draghi ha preso una posizione decisa a favore dell'Ucraina, diventando il principale sostenitore di Volodymyr Zelensky nell'Unione Europea. Posizione sostenuta fin dall'inizio anche dalla oggi premier Giorgia Meloni. "Celebre" la frase "volete la pace o i condizionatori".
Draghi, insieme a Speranza, ha istituito il sistema del Green pass, Super Green pass e dell'obbligo vaccinale, avviando la campagna di vaccinazione della maggior parte della popolazione italiana, nominando il generale Francesco Polo Figliuolo come responsabile in sostituzione di Domenico Arcuri. Anche qui, "celebre" la frase "se non ti vaccini ti ammali, muori e fai morire".
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/390462/covid-draghi-vaccini-green-pass-realta.html
Draghi annovera, tra gli altri, il tentativo di diventare Presidente della Repubblica, segretario della Nato, presidente della Commissione o del Consiglio Europei, per poi puntare alla Banca Mondiale.
Gli ultimi movimenti hanno suscitato speculazioni riguardanti una possibile candidatura al vertice della Banca Mondiale.
Qui di seguito l'anticipazione in esclusiva de Il Giornale d'Italia sulle mire di Draghi alla Banca Mondiale: Draghi verso la Banca Mondiale
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