12 Maggio 2023
Sergio Gatti, Direttore generale FEDERCASSE, in occasione degli stati generali della natalità, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"È stata una terza edizione molto ricca, non soltanto per le presenze straordinarie come Papa Francesco e la Presidente del Consiglio, ma anche per le tantissime testimonianze che abbiamo ascoltato, ma soprattutto le proposte e le buone pratiche. Io penso, come ho detto poco fa, che la speranza, che è il motivo che ha attraversato queste due giornate, debba avere delle gambe. Io ho proposto la metafora della bicicletta, una bicicletta speciale che abbia quattro pedali. Per invertire la tendenza della denatalità nel nostro Paese, occorrono quattro grandi cose.
Il lavoro, purché sia adeguatamente remunerato. Il secondo pedale è quello dei servizi, occorrono servizi sia all'infanzia, ma anche per la terza e la quarta età. Il terzo elemento è quello della necessità di poter contare anche su un welfare aziendale per tutti i tipi di imprese, non soltanto per le grandi e le grandissime, ma anche per le micro, le piccole e le medie. Il welfare aziendale vuol dire più tempo a disposizione, più risorse a disposizione. Il tempo è forse la risorsa più importante per i genitori, per le mamme e per i papà. E infine, il quarto pedale è quello della condivisione. Cioè, occorre condividere le gioie, i sacrifici, le sofferenze, ma anche le responsabilità.
E quindi la parità di genere si ottiene non soltanto nel luogo di lavoro, ma anche nella sfera familiare. Su questo occorre un cambiamento culturale, ma occorre anche che ci siano contratti collettivi, nazioni di lavoro, che vadano in questa direzione, accentuando ciò che già fanno le politiche pubbliche. La ringrazio.
Io rappresento il mondo delle banche di credito cooperativo, che sono oltre 220 in Italia. Noi sottoscriviamo insieme alle organizzazioni sindacali un contratto per 36.000 colleghe e colleghi. Abbiamo introdotto progressivamente, l'ultima volta con il rinnovo del giugno 2022, una serie di misure che vanno incontro alle esigenze delle famiglie, quindi della genitorialità, non soltanto delle mamme, ma anche dei papà. Quindi, estendendo il tempo dei congedi parentali, considerando con molto favore la richiesta di lavoro agile da parte di chi ha situazioni familiari complesse, oltre che situazioni individuali complesse, e poi soprattutto la possibilità di poter godere, ad esempio, di riduzioni del tempo della pausa del pranzo per restare meno tempo in ufficio e poter dedicarsi sia in entrata sia in uscita dell'orario di lavoro alle vicende, alle necessità familiari, che ricordo sono spesso dedicate ai bambini, ai figli, ma a volte anche ai familiari anziani, ai nonni, che hanno bisogno di attenzione e di cura".
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