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Berlusconi e le 20 bottiglie di vodka in regalo da Putin: “Rapporti riallacciati”. AUDIO

Il leader di Forza Italia ha confessato ai parlamentari azzurri di aver scambiato regali e lettere col presidente russo in occasione del suo compleanno, il 29 settembre. Tajani: “Roba del 2008”

18 Ottobre 2022

Un vecchio rapporto di amicizia ricucito grazie a venti bottiglie di vodka. Un legame non da poco, se si considera che ad aver mandato la cassa di superalcolici a Silvio Berlusconi sarebbe stato Vladimir Putin. O almeno così ha detto il leader di Forza Italia durante l’assemblea del partito alla Camera per l’elezione del capogruppo. “Putin per il mio compleanno mi ha mandato 20 bottiglie di vodka e una lettera dolcissima”, ha spiegato Berlusconi, che lo scorso 29 settembre ha compiuto 86 anni. “Io gli ho risposto con bottiglie di Lambrusco e con una lettera altrettanto dolce. Io l’ho conosciuto come una persona di pace e sensata”.

Berlusconi e le 20 bottiglie di vodka in regalo da Putin: “Rapporti riallacciati”. AUDIO

L’ex premier aveva rivelato che il presidente russo non gli rispondeva più al telefono. E lo stesso Berlusconi aveva criticato la scelta di Putin di invadere l’Ucraina, confessando che la decisione del capo del Cremlino l’aveva “deluso” . Oggi, martedì 18 ottobre, il senatore azzurro ha invece confermato di aver “riallacciato i rapporti” col vecchio amico. “I ministri russi hanno già detto in diverse occasioni che siamo noi in guerra con loro, perché forniamo armi e finanziamenti all’Ucraina”, sono le parole pronunciate dal leader di Forza Italia. “Io non posso personalmente fornire il mio parere, perché se viene raccontato alla stampa viene fuori un disastro, ma sono molto, molto, molto preoccupato”.

Berlusconi e le 20 bottiglie di vodka in regalo da Putin: “Rapporti riallacciati”. AUDIO

Lo scorso 23 settembre Berlusconi aveva già preso le difese di Putin a Porta a Porta. “Voleva sostituire Zelensky con un governo di persone perbene, ma doveva fermarsi all’assedio di Kiev”, aveva sottolineato prima di fare dietrofront: “Riferivo quel che alcuni raccontano senza nessuna adesione del mio pensiero a quel racconto. Forse sono stato frainteso, facevo solo il cronista riferendo il pensiero di altri”. Oggi, invece, è stato il coordinatore nazionale di Fi, Antonio Tajani, a smentire la storia delle bottiglie di vodka. “Roba del 2008”, ha tagliato corto Tajani. Ma un audio di LaPresse sembrerebbe confermare le parole dell’ex premier.

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